PIETRAPERZIA (EN) – Effetto emulazione o cosa? C’è di certo che occorre un’attenta riflessione ma soprattutto un’azione immediata per arginare un fatto che potrebbe assumere rilievi paurosi.
Ieri alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati contro i locali della casa canonica di via San Giuseppe a Pietraperzia (Enna) che ospitano da 4 giorni una ventina di migranti. Non ci sono feriti ma i proiettili hanno mandato in frantumi una finestra. C’è stata tanta paura tra i migranti e gli operatori.
La gestione del centro è svolta dall’associazione “Don Bosco 2000” di Piazza Armerina (En).
Insomma un nuovo caso Macerata.
Da quanto si apprende in una nota diffusa dall’associazione, il tutto è avvenuto di notte intorno all’1,30 quando un colpo di lupara è stato sparato nel centro migranti gestito dall’associazione Don Bosco 2000. “Il colpo di lupara ha prima perforato l’infisso interno e poi ha passato la porta interna finendo sugli armadi. Nella camera dormivano 4 giovani migranti del Bangladesh tramortiti di quanto accaduto. Se qualcuno, durante lo sparo si trovava nella stanza adiacente sarebbe morto sotto i colpi di arma da fuoco.
“Siamo esterrefatti per quanto accaduto – dichiara Agostino Sella – presedente dell’associazione Don Bosco 2000 che gestisce il centro – pensiamo che tutto questo sia generato da chi usa il tema della migrazione come terreno di scontro politico. Noi comunque continueremo a fare con passione il nostro lavoro e non ci tireremo indietro, ma continueremo ad accogliere ed integrare”.
Le indagini, coordinate dal pm di Enna Domenico Cattano, sono condotte dalla squadra mobile e dai carabinieri