CATANIA – “Sarebbe davvero triste se una storia lunga quasi sessant’anni dovesse interrompersi in questo modo. Siamo qui per dire che la storia, gli assistiti e i lavoratori di questa struttura meritano di essere tutelati, accanto all’unica persona degna nominata dall’Arcivescovo in questi anni, l’avvocato Adolfo Landi”.
A parlare ai microfoni di Hashtag Sicilia è Cristina Pidatella, portavoce dei lavoratori dell’ODA che oggi si sono riuniti presso la sede di via Galermo in attesa della sentenza che, se non rigetterà la richiesta di fallimento da parte del Pubblico Ministero a seguito dell’istanza presentata dall’ex amministratore delegato rimosso, potrebbe portare alla dissoluzione dell’Opera Diocesana di Assistenza, operativa sin dal 1963.
Un’eventualità che i lavoratori dell’Ente riuniti di fronte alla struttura non vogliono nemmeno prendere in considerazione: “Vogliamo far sentire la nostra voce e resteremo qui fino alla sentenza – dice la rappresentante dei lavoratori – è un momento davvero difficile per le nostre famiglie ma sopratutto per i nostri pazienti. Chi parla di dissoluzione dell’Ente non pensa che questo significherebbe anzitutto un trauma per gli assistiti, che non sono in grado di tollerare un cambiamento drastico nelle loro vite. Naturalmente confidiamo nella magistratura, ma dobbiamo stigmatizzare questa eventualità”.
Una battaglia che i lavoratori combattono accanto al commissario straordinario nominato dall’Arcivescovo, l’avvocato Adolfo Landi. “Mi sento di dire che è l’uomo migliore che si è occupato dell’Ente negli ultimi anni – prosegue Pidatella – il suo tentativo di riorganizzare la società e di rimettere le cose a posto ha avuto il nostro sostegno in questi mesi. Speriamo che si possa continuare in questo senso, con un’azione concreta di risanamento che consenta all’ODA di continuare a svolgere la sua missione”.
“Anche in questo momento stiamo garantendo la prosecuzione del servizio, noi siamo qui ma nel frattempo il personale sta curando l’assistenza dei nostri pazienti”, dicono ancora gli operatori dell’Ente. A fianco del personale anche l’associazione dei genitori degli assistiti, la Geshan. “Siamo vicino ai lavoratori e all’ODA tutta, speriamo che Dio ce la mandi buona”, dicono i rappresentanti delle famiglie. In attesa della decisione – che dovrebbe arrivare nelle prossime ore – dall’Opera Diocesana di Assistenza è tutto.