SANREMO – Oltre undici milioni di telespettatori a serata e il 52 % di share in media durante le cinque giornate di programmazione di questo 68° Festival della canzone italiana diretto e presentato da Claudio Baglioni, confermandosi il Sanremo più seguito degli ultimi dieci anni battendo anche l’inespugnabile traguardo di Carlo Conti. Dopo un inizio timido e rigoroso il Baglioni Festival conquista e coinvolge con la capacità di ridare alla musica il posto da protagonista che aveva perso.
Vincono il 68° Festival di Sanremo tra polemiche, applausi e tifo social Ermal Meta e Fabrizio Moro con il brano “Non mi avete fatto niente”. Canzone assolta dall’accusa di plagio nonostante la polemica mossa dai giornalisti durante il dopo festival. Al secondo posto Lo Stato Sociale con “Una vita in vacanza” vincitori anche del premio Sala Stampa Lucio Dalla, mentre al terzo posto si piazza Annalisa con “Il mondo prima di te”.
A Ron con “Almeno Pensami” brano inedito di Lucio Dalla va il premio della critica. Ornella Vanoni insieme a Bungaro e Pacifico si aggiudica il premio Sergio Endrigo per la miglior interpretazione. Il premio Bardotti per il miglior testo è assegnato a Mirkoeilcane con “Stiamo tutti bene”, mentre Max Gazzè vince il premio come miglior composizione musicale.
In Rai pensano già ad un Sanremo dopo Baglioni ma come ha detto simpaticamente Fiorello durante un suo intervento telefonico in questa serata finale: “Gira voce che la Rai abbia già contattato il Papa e Melania Trump”. Una cosa è certa chi condurrà il prossimo Sanremo dovrà confrontarsi e possibilmente equiparare un festival da 10 e lode e non sarà facile.
La Pagella:
CLAUDIO BAGLIONI: Ha saputo cucire un festival nuovo capace di emozionare. Da capitano coraggioso ha dato il meglio di se scrollandosi la timidezza e l’impaccio iniziale anche grazie al risultato degli ottimi ascolti vincendo su tutti fronti. VOTO 10
PIERFRANCESCO FAVINO: La vera rivelazione del festival. Canta, balla e si diverte con estrema naturalezza. Perfetto anche con lo smoking versione domopak e non è da tutti. VOTO 10 e lode
MICHELLE HUNZIKER: Sbaglierà qualche pronuncia ma lo riconosce e chiede scusa. Intelligente, bella e brava. Si può volere di più? Look perfetto VOTO: 9
FIORELLO: Mattatore e vincitore morale del Festival. Ruba la scena ai padroni di casa e ai cantanti in gara VOTO: 10.
GIANNI MORANDI: Una piacevole garanzia tutta italiana. Ogni volta è un successo. VOTO: 9.5
ANNALISA – Il mondo prima di te. Canzone apripista di questa 68° edizione dalla sonorità anglosassone che conquista il terzo posto VOTO: 7
RON – Almeno pensami: Ha l’onore e l’onere di portare un delicato inedito di Lucio Dalla, affidatogli dallo stesso Claudio Baglioni. Da brividi VOTO: 9
THE KOLORS – Frida (Mai, Mai, Mai): canzone per i teenagers. Per il festival rinunciano all’inglese, ma trovano un ritornello da cantare ideale per le radio VOTO: 6
MAX GAZZE’ – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno: brano raffinato accompagnato dall’arpa che arricchisce l’interpretazione. VOTO: 8
ORNELLA VANONI con BUNGARO E PACIFICO – Imparare ad amarsi: ottima unione artistica per una delle signore della musica italiana. VOTO: 8
ERMAL META E FABRIZIO MORO – Non mi avete fatto niente: brano impegnato, cantautorale. Intenso. Favorito sin dall’inizio VOTO: 8
MARIO BIONDI – Rivederti: la voce di velluto di Biondi accarezza l’Ariston. Brano da crooner che richiama Frank Sinatra. Ingiusto e indecente rilegarlo al 19° posto in classifica VOTO: 8
ROBY FACCHINETTI E RICCARDO FOGLI – Il segreto del tempo: esibizione classica ma dal maestro Facchinetti ci si aspetta sempre di più VOTO: 7
LO STATO SOCIALE – Una vita in vacanza: un brano che vuole essere una critica sociale con la voglia di far sorridere ricordando Rino Gaetano. Molto radiofonico VOTO: 8
NOEMI – Non smettere mai di cercarmi: per la quinta volta al festival. Graffiante e convincente ma non spicca in classifica. VOTO: 7.5
DECIBEL – Lettera dal Duca: Ruggeri & Co.,tornano agli anni ’70. Rock contaminato dal pop. Un omaggio a David Bowie non capito dalla giuria VOTO: 7
ELIO E LE STORIE TESE – Arrivedorci: non è la migliore canzone della band. Look fantastico come sempre. VOTO: 6–
GIOVANNI CACCAMO – Eterno: ottimo brano. Conquisterà anche dopo il festival. VOTO: 7.5
RED CANZIAN – Ognuno ha il suo racconto: Brano grintoso con un’ottima interpretazione degna della sua storia e del suo passato musicale. Da ascoltare. Andrà oltre Sanremo VOTO: 9
LUCA BARBAROSSA – Passame er sale: Canzone nostalgica e romantica. Meritava di più VOTO: 7.5
DIODATO E ROY PACI – Adesso: Non basta ascoltarla solo una volta per comprendere la sua poesia VOTO: 7
NINA ZILLI – Senza appartenere: Un brano che parla di coraggio femminile. VOTO: 6.5
RENZO RUBINO – Custodire: brano anni Settanta. VOTO 6
ENZO AVITABILE CON PEPPE SERVILLO – Il coraggio di ogni giorno: Nel brano fa capolino anche Scampia. Bravi ma non conquistano VOTO: 6.5
LE VIBRAZIONI – Così sbagliato: Rock puro e impegnato VOTO: 9
ULTIMO – Il ballo delle incertezze: Bravo. Il migliore tra i giovani infatti a dispetto del nome arriva primo VOTO: 8
MIRKOEILCANE – Stiamo tutti bene: Pezzo intenso per tematica e per interpretazione. VOTO 8.5
MUDIMBI – Il mago: tra il rap e il reggae. Voto 6
LEONARDO MONTEIRO – Bianca: accattivante brano soul. VOTO: 6
LORENZO BAGLIONI – Il congiuntivo: sarà il tormentone di quest’estate? Possibile. Pezzo divertente ed intelligente VOTO: 8
GIULIA CASIERI – Come stai: ottima voce, il pezzo un po’ meno VOTO: 5
ALICE CAIOLI – Specchi rotti: Brano radiofonico piace alla giuria demoscopica e si aggiudica il primo posto durante la prima fase ma si ferma nella fase finale VOTO: 6
EVA – Cosa ti salverà: bella voce e brano interessante VOTO: 6