Catania omaggia il principe De Curtis con la mostra "Totò Genio". All'interno dell'articolo ricca fotogallery

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CATANIA – Alla presenza della nipote di Totò, Elena De Curtis, del Sindaco Enzo Bianco, dell’Assessore Orazio Licandro e dell’organizzatore Alessandro Nicosia, si è svolta ieri pomeriggio l’inaugurazione della mostra “Totò Genio” allestita nei nuovissimi locali dell’ex Convento di Santa Chiara, oggi diventati Galleria di Arte Moderna, anch’essi consegnati e inaugurati ieri pomeriggio.

Curatore della mostra anche il noto conduttore e giornalista Rai Vincenzo Mollica.

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La mostra – voluta dall’Associazione Antonio de Curtis in arte Totò e dal Comune di Napoli, promossa da Roma Capitale con la coproduzione dell’Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Teche e Siae – è stata realizzata a 50 anni dalla morte del poliedrico attore, cantante, scrittore Principe Antonio De Curtis in arte Totò. Dopo Napoli e Roma, adesso è Catania a ospitare questo coacervo di cimeli, disegni, bozze di canzoni, lettere, fotografie, costumi che hanno caratterizzato l’intera carriera del genio di Totò. Oltre a filmati e media video, e canzoni in sottofondo, è possibile ammirare i disegni dedicati all’artista di Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini e anche ulteriori disegni di fumettisti famosi, come Milo Manara, Tanino Liberatore, Guido Hugues. Camminando lungo la mostra si può vedere un Totò che recita ” ‘A livella” e accanto il testo originario redatto proprio dal Principe. Si può ammirare il famosissimo siparietto con Mina, i suoi Caroselli per noti marchi pubblicitari. E poi gli spartiti delle sue canzoni con le meravigliose parole.

“Questa mostra – come dichiarato da Alessandro Nicosia – ambisce a varcare i confini nazionali cercando di approdare negli Stati Uniti e in Argentina. In generale la risposta da parte del pubblico è stata totale, perché Totò resiste al tempo ed è una maschera che credo difficilmente si potrà ripetere. L’esposizione è andata a Lugano perché Totò amava moltissimo la città svizzera. Cosa che abbiamo scoperto in occasione del cinquantenario: nessuno aveva mai detto che quando aveva un po’ di vacanza o aveva necessità di andare a riposarsi, Totò partiva per Lugano perché, diceva, che la quiete del lago di Lugano lo riposava dalle fatiche professionali”.

La mostra e i bellissimi locali appena ristrutturati della Galleria D’Arte Moderna saranno visitabili fino all’1 Maggio 2018.

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