Assistenza agli studenti disabili, il passaggio di funzioni dall’ex Provincia ai Comuni sta determinando pesanti disagi in provincia di Ragusa

- Pubblicità -

RAGUSA – Lo studio è un diritto? Senz’altro. Almeno sino a quando non si ha a che fare con i disabili. Perché poi tutto viene fatto rientrare in un altro campo. Che è quello delle probabilità, delle disponibilità finanziarie degli enti, della capacità di raccordare queste risorse con le necessità degli utenti. Insomma, un andazzo che nulla ha di civile se si pensa che l’assistenza igienico-sanitaria dovuta agli studenti con disabilità di vario genere già nella scorsa stagione scolastica aveva dovuto fare i conti con una serie di ritardi e di intoppi che avevano messo a dura prova la tenuta delle famiglie.

 

- Pubblicità -

Che cosa è cambiato dall’anno scorso ad ora? Praticamente nulla. Anzi, se possibile il quadro è pure peggiorato. E gli studenti disabili della provincia di Ragusa devono fare i conti con ulteriori intoppi. Perché le funzioni del servizio sono state trasferite dal Libero consorzio comunale, l’ex Provincia regionale, che finora le aveva curate con alterne fortune, a causa anche e soprattutto dei ritardi nell’erogazione finanziaria da parte della Regione, ai Comuni. Gli enti locali territoriali si sono fatti trovare impreparati. E a farne le spese, ancora una volta, sono stati gli studenti.

 

A lanciare l’allarme, in occasione di questa dolorosa fase di passaggio, anche Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uil-Fpl. Le organizzazioni sindacali di categoria hanno inviato una nota al commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Ragusa, ai sindaci dei Comuni iblei e alla deputazione regionale avente proprio ad oggetto i servizi scolastici rivolti agli alunni con disabilità sensoriali.

“In questi giorni – spiegano i segretari delle categorie, rispettivamente Antonio Modica, Salvatore Scannavino e Francesco Rocca – abbiamo avuto modo di registrare l’attività amministrativa di cessazione dell’erogazione dei servizi da parte del Libero consorzio e il trasferimento delle funzioni agli enti comunali. Ecco perché, come organizzazioni sindacali, chiediamo un incontro urgente alla deputazione regionale dell’area iblea e ai sindaci. E’ indispensabile, infatti, definire in maniera univoca il passaggio di competenze dal Libero consorzio comunale anche perché l’offerta dei servizi sta subendo una sostanziale discontinuità in termini di quantità e qualità, arrecando forti preoccupazioni per la tenuta dei livelli occupazionali. E’ necessario, quindi, che anche i rappresentanti degli enti comunali e della politica possano prendere atto di quanto sta accadendo e concertare, assieme alle organizzazioni sindacali, quali i percorsi migliori da compiere per individuare le soluzioni tese a scongiurare quella che si prospetta come una problematica nient’affatto semplice da definire e che colpisce, oltre alle difficoltà per i lavoratori, una fascia estremamente sensibile della popolazione”.

 

Come dire che oltre ai disagi per gli studenti disabili e per le loro famiglie, ci sono quelli che attengono anche al futuro incerto per gli occupati che finora si sono occupati di espletare il servizio. Come finirà? Difficile dirlo. Perché quando si parla di fasce deboli nessuno sente il bisogno, in maniera seria, di mobilitarsi. E’ un semplice riempirsi la bocca, un esercizio di stile. Ma di concreto c’è davvero ben poco.

- Pubblicità -