I bambini catanesi sono tra i piu’ discriminati dalla politica

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CATANIA – Quasi dappertutto, i bambini e i giovani sono considerati il futuro della società.

Dalle nostre parti, purtroppo, la situazione non pare esattamente allineata con la suddetta definizione.

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Non volendo entrare nel merito delle politiche giovanili, anche se ce ne sarebbe bisogno, vogliamo semplicemente dare voce ai piu’ piccoli.
Secondo Save the Children “l’89% dei bambini catanesi trascorre il proprio tempo libero in casa, propria o di amici.” Non soltanto per i mutamenti sociali. “Ma anche per la mancanza di luoghi pubblici adeguati allo svolgimento di attività all’aperto. Chi resta a casa, infatti – un terzo dei ragazzi – lo fa perché non dispone di spazi pubblici vicino a casa, mentre un altro terzo lo fa perché questi spazi, seppur esistenti, non sono ritenuti sufficientemente puliti o sicuri
.”

Nella nostra città, infatti, non esistono parchi o spazi pubblici a sufficienza e fatta salva qualche eccezione, i pochi che ci sono si trovano in stato di abbandono o nel degrado.

Largo Bordighera

Da Largo Bordighera al Giardino Bellini passando per Parco Falcone fino al Boschetto della Playa i pochi giochi installati, a suo tempo, soffrono di scarsa manutenzione e in certi casi non sono stati mai manutenzionati, costituendo così perfino un pericolo. Senza considerare il meraviglioso parco di San Nullo completamente abbandonato, e oggi chiuso, lasciato in mano dei vandali: un polmone verde della città di cui non si parla più.

Ad esempio, nel Piazzale delle Carrozze della “Villa” dove un tempo i bambini si potevano divertire in tutta sicurezza, si notano solo due altalene usurate e uno scivolo malridotto che a nostro avviso non dovrebbe neanche essere usato per motivi di sicurezza. In altri parchi della città la situazione sembrerebbe perfino peggiore.

 Un altro paradosso, un altro peccato per Catania.

In Sicilia, infatti, grazie al clima favorevole i bambini potrebbero stare all’aria aperta quasi tutto l’anno, ma ciò a tutt’oggi non pare essere possibile. Nella città etnea, infatti, secondo le dichiarazioni dell’amministrazione comunale, i bambini dovranno, nientemeno, aspettare “l’avvio di progetti per sfruttare, i fondi strutturali comunitari 2014-2020 da destinare alla riqualificazione e alla rigenerazione, …, degli spazi pubblici.”

Un parco gioco in Irlanda

Al contrario, dove fa freddo tutto l’anno i bambini godono di spazi curati e attrezzati nei minimi particolari. Probabilmente, perchè in posti diversi da Catania, i bambini sono considerati il miglior investimento per la società del presente e del futuro? O forse perchè chi dovrebbe educare al senso civico da il giusto esempio?

 

Ai posteri l’ardua sentenza!

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