Gli eventi del 2017. Per non dimenticare…e per guardare oltre

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12 mesi fa quando iniziò il 2017 certo non ci si aspettava un anno così ricco di cambiamenti, di fatti che hanno segnato la storia, di avvenimenti che dentro di noi qualcosa hanno lasciato. A livello mondiale così come a livello nazionale e locale.

Il 2017 è stato sicuramente l’anno, nel bene e nel male di Trump: eletto a novembre 2016 formalmente è diventato presidente degli USA nel gennaio 2017. E con la sua presidenza sono cominciati anche i continui tira e molla con la Corea del Nord, con gli altri paesi per la questione clima, con l’emergenza migranti e con la riforma sanitaria per gli americani. Insomma un anno, quello del capo della Casa Bianca, che certamente non verrà dimenticato con una politica più di attacco che di costruzione.

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Ma il 2017 è anche l’anno in cui un giovane politico, Macron, vince le elezioni in Francia con un programma europeista; la stessa Europa in cui la Gran Bretagna non crede sancendone l’uscita il 29 marzo, la famosa Brexit.

A proposito di politica, l’anno che sta per concludersi è stato caratterizzato dalla crisi in Catalogna con le conseguenze che tutti noi abbiamo conosciuto.

Il 2017 è anche l’anno in cui l’emergenza migranti si è fatta sentire a gran voce: a pagarne le conseguenze – oltre che ovviamente coloro che compiono questi viaggi della speranza – le città, le regioni più esposte. La Sicilia, l’Italia. Lasciate un po’ sole dall’Europa. Nel 2017 sono arrivati 114mila migranti di cui molti bambini spesso non accompagnati.

In questi 12 mesi altro argomento cardine, purtroppo, è stato quello delle molestie sessuali che molte donne hanno dovuto subire da uomini di potere: a fare da apripista è stata la vicenda del produttore cinematografico Harvey Weinsten, accusato di molestie sessuali da decine di donne. Il dibattito è arrivato anche in Italia, ma in modo più obliquo: Asia Argento, un’attrice italiana fra le principali accusatrici di Weinsten, ha subito dai giornali italiani più circospezione che interesse per le sue accuse.

A livello planetario, poi, anche il 2017 ci lascia le devastazioni a Porto Rico per gli uragani Irma e Maria. Ma c’è anche una bella notizia che arriva fuori dall’Europa: le tunisine finalmente sono libere di sposare anche uomini non musulmani. Arriva a settembre questa vittoria.

E a livello nazionale, cosa resta di questo 2017? Sicuramente – come anche evidenziato dall’istituto Demopolis – agli italiani è rimasta in mente la scissione della sinistra e le vicissitudini del segretario PD Matteo Renzi, i problemi delle banche con le paure per i propri conti, la tragedia dell’hotel Rigopiano. E poi uno dei dolori più grandi per gli italiani è stata la esclusione dai mondiali del 2018. Era decenni che all’Italia calcistica non succedeva una cosa così grave.

In questo 2017 finiscono anche 5 anni travagliati per la politica italiana rappresentata da governi tecnici e mai scelti dagli elettori. Chissà se il prossimo 4 marzo, quando andremo a votare, riusciremo a eleggere noi il nostro presidente del consiglio.

E’ l’anno delle fake news, notizie false, che hanno fatto il giro facilmente soprattutto grazie a social e a whatsapp.

E per la Sicilia?
E’ stato l’anno in cui Crocetta ha finito il suo mandato ed è stato l’anno in cui Musumeci, dopo aver perso 5 anni fa, ha vinto le regionali diventando il nuovo presidente della Regione. Non senza polemiche, sopratutto per la coalizione che lo ha sostenuto. Politicamente è anche l’anno del M5S in Sicilia che, proprio alle regionali, ha ottenuto un risultato del tutto soddisfacente.

Il 2017 per la Sicilia è anche l’anno della morte di Riina, dell’arresto del pluripregiudicato Andrea Nizza, dello scandalo dell’Istituto Musicale Vincenzo Bellini di Catania e della politica che si dimentica dei disabili: se ne ricorderà Pif che attacca in maniera forte il governatore Crocetta.

La Sicilia diventa, nel 2017, anche riferimento mondiale: è sopratutto Taormina a catalizzare l’attenzione perché a maggio qui si sono riuniti i più importanti leader mondiali per il tanto atteso G7 che si porta dietro poche decisioni e una certezza, l’Hotel San Domenico chiuderà e neanche il prestigio dato da questa occasione riesce a salvare un luogo storico e i suoi lavoratori.

A giugno Leoluca Orlando viene eletto nuovamente sindaco di Palermo. E’ lo stesso Orlando a gestire le candidature in Sicilia per le elezioni regionali di novembre puntando su Micari: scelta che si rivelerà non vincente per il PD e il centrosinistra.

La Sicilia si lascia dietro in questo 2017 migliaia di ettari bruciati, aziende scomparse: siamo in estate e i danni sono ingenti.

Cosa resta adesso di questo 2017? Ricordi, non sempre piacevoli, e rimorsi – forse – per cosa si sarebbe potuto fare per questa terra e di cosa non si è fatto. E non solo per la Sicilia ma per questo meraviglioso pianeta in cui viviamo: ma da ospiti perché dovremmo preoccuparci di salvaguardarlo per chi verrà dopo di noi, piuttosto che abusarne.

 

 

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