Bando periferie: Bianco presenta progetti finanziati per Catania e Città metropolitana

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CATANIA – “Un Natale importante per Catania e la Città metropolitana dopo la firma a Palazzo Chigi con il presidente Gentiloni del contratto che prevede per il nostro territorio ben 58 milioni di euro: questa somma ingente garantirà il lavoro a molte centinaia di persone e rappresenterà un aiuto formidabile in termini di ripresa dell’attività edilizia e non solo”.

Così Enzo Bianco, sindaco di Catania e metropolitano, ha aperto la presentazione dei progetti finanziati dal Governo per il Bando delle periferie durante un’affollata riunione nell’auditorium del plesso centrale della Scuola Petrarca di San Giovanni Galermo. Il principale progetto del Comune di Catania, per 18 milioni di euro, riguarda infatti i quartieri di San Giovanni Galermo e Trappeto nord e prevede una riqualificazione di vari edifici, tra cui un plesso della scuola, e azioni mirate all’inclusione sociale e alla cura di bambini e anziani.

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Quaranta dei 58 milioni riguardano invece opere in vari Comuni della Città metropolitana, come la riqualificazione del plesso sportivo di Camporotondo etneo (nove milioni e mezzo) e della stazione ferroviaria dismessa di San Marco, in territorio di Paternò (due milioni e mezzo), e la rifunzionalizzazione della piscina del Polivalente di San Giovanni La Punta (un milione). All’incontro di oggi erano presenti infatti, oltre all’assessore all’Urbanistica del Comune di Catania Salvo Di Salvo e al presidente della Municipalità Emanuele Giacalone, anche i sindaci di Camporotondo Filippo Privitera e di Paternò Nino Naso.

 

“Ringraziamo il sindaco metropolitano – ha detto Bianco – per questo finanziamento che rappresenta un segno d’attenzione verso Paternò e che servirà a riqualificare la stazione San Marco, al centro di un progetto di cicloturismo nato in collaborazione con l’Università, le associazioni e i produttori per il rilancio sostenibile della Valle del Simeto”.

“Il complesso sportivo che sarà riqualificato – ha sottolineato Privitera – serve tutta l’area nord di Catania e può rappresentare un polo per il rilancio anche economico di un’area etnea che ha una continuità territoriale con Catania e che diventerà ancor più coesa quando sarà realizzata la tangenziale per collegare il capoluogo con i centri etnei”.
“Siamo riusciti a ottenere queste somme – ha ricordato il sindaco Enzo Bianco – perché, sia alla Città metropolitana e sia al Comune, avevamo dei progetti già pronti o che stavamo per completare. Non presentarli per tentare di dar vita ad altri progetti appositamente costruiti avrebbe significato rischiare di perdere i finanziamenti. La filosofia dell’intervento prevedeva poi che i progetti riguardassero aree omogenee, come quelle individuate”.
Tra i progetti nel Comune di Catania la ristrutturazione dell’ex scuola Brancati di viale San Teodoro per adibirla a liceo artistico-alberghiero (cinque milioni di euro), la riqualificazione delle Ciminiere anche a scopo didattico, culturale e artistico (dieci milioni). Particolare rilievo la “ricucitura”, come l’ha definita Bianco, tra Catania e il mare, con la riqualificazione degli spazi pubblici nel rione Civita, collegati con il Porto (quattro milioni), e della parte catanese del viale Kennedy (quattro milioni). Prevista inoltre la realizzazione di un sistema di videosorveglianza per combattere il fenomeno delle microdiscariche sulle strade provinciali (due milioni).

 

Come detto, poi, il progetto di maggior importo, candidato al Bando dal Comune di Catania, è stato quello per la rigenerazione urbana di San Giovanni Galermo e Trappeto nord, agglomerati urbani a nord della città con oltre 23 mila abitanti, che vivono in gran parte in case popolari, e problemi di marginalità, disoccupazione, abbandono scolastico, criminalità minorile. Per questo progetto, che prevede anche interventi di Welfare, il Sindaco ha ringraziato l’assessore Di Salvo, il direttore dell’Urbanistica Bisignani e l’architetto Rosanna Pelleriti, rup del progetto. Quest’ultima ha illustrato il piano con una serie di diapositive, come prima aveva fatto, per i progetti della Città Metropolitana, l’ing. Giuseppe Galizia.
“Il progetto per Trappeto nord e San Giovanni Galermo – ha sottolineato Di Salvo – è frutto di una stretta collaborazione con la Municipalità, della partecipazione attiva dei consiglieri comunali che operano in questo territorio, e dei suggerimenti delle associazioni di volontariato e della comunità parrocchiale. Tra l’altro, oltre agli interventi di recupero di vari immobili, tra cui le scuole, il progetto prevede la realizzazione di una nuova Parrocchia, come era obiettivo dell’Amministrazione comunale. Adesso dobbiamo essere bravi a creare quelle condizioni per velocizzare al massimo le realizzazioni. E attivare ulteriori processi di aggregazione con associazioni e altre forze sociali per creare sviluppo sociale e culturale e perché no anche economico”.

 

“La nostra Municipalità – ha commentato soddisfatto Giacalone – cambia volto e di questo ringrazio l’Amministrazione comunale. Gli interventi risolveranno in particolare la viabilità e la mobilità nella Municipalità, perché avremo il completamento dell’asse viario con via Don Minzoni e anche dei mini autobus che consentirà agli abitanti San Giovanni Galermo di arrivare fino alla fermata della metropolitana. Sarà poi riqualificata la zona di via Belvedere che sarà donata alle istituzioni scolastiche e alle associazioni e il Palagalermo grazie a questi finanziamenti sarà pienamente agibile e funzionale. A Trappeto poi, finalmente realizzeremo una chiesa, oggi ospitata nella sede della Municipalità, molto bella e funzionale e sarà completata la piazza Beppe Montana”.
Il sindaco Bianco dal canto suo ha posto l’accento sulla realizzazione della cosiddetta Spina verde di via Capo Passero: dove oggi si trova un enorme terreno abbandonato, nascerà un parco urbano, “Perché soltanto questi centri di aggregazione possono trasformare un agglomerato di case in una vera comunità”.
Bianco ha anche sottolineato la funzione di impulso alla partecipazione attiva della scuola, notando come molte famiglie del quartiere avessero scelto di seguire la presentazione del progetto che li riguardava, e ha ringraziato il preside Giuseppe Adonia. Ringraziamenti anche ai consiglieri comunali presenti –  Sebastiano Anastasi, Francesco Petrina, Giuseppe Catalano -, al consigliere di Municipalità Santo Arena e ai rappresentanti degli ordini professionali e delle forze produttive. Catalano, in particolare, ha parlato in una nota di riscatto di un territorio “che per decenni ha dovuto convivere con vere e proprie piaghe legate alla presenza di discariche abusive, incompiute, vandalismi, degrado e disagio sociale” invitando associazioni, scuole, comitati, parrocchie e volontari a dar vita “a una cabina di regia che resti al fianco dell’Amministrazione”.
Bianco ha concluso rassicurando tutti sulla tempistica delle opere: “Alcune realizzazioni – ha detto – potranno partire molto rapidamente, anche nel giro di due o tre mesi, e nell’estate prossima prevediamo di aver avviato il grosso degli interventi”.

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