Grave incidente alla zona industriale di Catania

- Pubblicità -

CATANIA – Un motociclista è rimasto gravemente ferito questa mattina in un incidente stradale avvenuto nella zona industriale di Catania. Il centauro ha avuto la peggio nello scontro con un auto avvenuto nello stradale Primosole 50, vicino alla ST Microelettronics.

Sulla vicenda è intervenuta la UIL di Catania attraverso il segretario generale Enza Meli e il responsabile del Dipartimento Industria Uil, Luca Vecchio: “Mai come stavolta spiace dover scrivere: l’avevamo detto! Avevamo denunciato che le condizioni di sicurezza in quell’area sono ormai al di sotto del minimo tollerabile, che migliaia di donne e uomini ogni giorno rischiano la propria pelle e i propri mezzi per raggiungere il posto di lavoro. Avevamo scritto che la battaglia contro il degrado della Zona industriale è ormai, per noi, la madre di tutte le vertenze. Irsap e istituzioni politiche, però, continuano a promettere interventi e non mantenere gli impegni. Siamo stufi, francamente stufi!”. I due responsabili sindacali poi aggiungono: “Siamo costretti a commentare ancora una volta il verificarsi di incidenti stradali in una Zona tanto frequentata quanto abbandonata a sé stessa. La mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria è inquietante. Proprio nello Stradale Primosole, peraltro, avevamo inutilmente sollecitato il potenziamento dell’illuminazione, l’installazione di guardrail e una sopraelevata per consentire l’attraversamento pedonale senza pericoli”. “Crediamo che esistano i presupposti – aggiungono Enza Meli e Luca Vecchio – perché la magistratura accerti le responsabilità di chi omette la realizzazione di opere, individuate persino in sede prefettizia o al Comune dov’erano stati per ultimo annunciati lavori entro ottobre. I lavoratori sono minacciati dallo stato delle strade della Zona industriale, mentre le imprese soffrono e fuggono. Davvero un bel modo di aiutare sviluppo e occupazione, di cui tanto stiamo sentendo blaterare ancora in questi giorni di campagna elettorale per la Regione. Ovvero, per l’ente che dopo le Asi ha partorito l’Irsap. Un disastro, ancora uno!”.

- Pubblicità -
- Pubblicità -