CATANIA – Sono salvi, almeno per tre mesi, i posti di lavoro dei dipendenti della Pubbliservizi, in stato di agitazione già da qualche giorno ma che da ieri pomeriggio hanno deciso di interrompere qualsiasi forma di protesta per tornar a svolgere le mansioni lavorative.
Ieri pomeriggio, infatti, è stata firmata dal sindaco Bianco la proroga del contratto fino al 31 dicembre: “Salveremo Pubbliservizi così come abbiamo fatto con Catania Multiservizi”, ha dichiarato Bianco che, alla fine della riunione, è sceso tra i lavoratori per comunicare la notizia.
“Uno snodo importante quello affrontato oggi, una riunione decisiva per la ripartenza della Pubbliservizi” ha commentato il segretario generale della Cgil, Giacomo Rota, che ha parlato anche a nome di tuti i sindacalisti presenti.
Il vertice, come detto, era stato convocato dal prefetto, coadiuvata dal vicecapo di gabinetto Domenico Fichera, e vi hanno partecipato, oltre al sindaco Bianco, il presidente di Pubbliservizi Silvio Ontario e il ragioniere generale dell’ente, Francesco Schillirò, e i rappresentanti sindacali.
“Negli ultimi quattro anni infatti sono stati effettuati veri e propri prelievi forzosi pari a circa duecento milioni di euro. Inoltre – ha aggiunto Bianco – ci sono state riduzioni dei trasferimenti per 33 milioni in un anno. Come presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci, sono intervenuto a livello centrale per segnalare questa inaccettabile situazione. Per di più, finora, la Regione non ha ottemperato a nessuno degli impegni presi nei confronti della Città Metropolitana. E per onorarli occorreva non certo una legge, ma un semplice atto amministrativo. Inoltre, dei 21 milioni di euro distributi di recente a Città Metropolitane e Liberi consorzi di comuni, a Catania sono giunti appena duecentomila euro: una cosa inaudita. Insomma, ottenendo le somme che ci spettano sarà più agevole sostenere Pubbliservizi”.
“Ma una cosa – ha poi dichiarato Bianco – sono le risorse della Regione, un’altra le cose che possiamo fare noi e subito”. E ha reso noto di aver dato disposizioni affinché domani venga pagato per intero lo stipendio di agosto e che si provveda anche per maggior parte di quello di settembre nella normale tempistica.
“Adesso, davanti a voi – ha concluso il sindaco Metropolitano – firmerò il decreto di proroga fino al 31 dicembre con l’impegno di rinnovarlo per i tre anni successivi”.
Tornando alla Regione, il prefetto Riccio ha reso noto che giovedì prossimo si terrà a Palermo un tavolo tecnico alla presenza del presidente Rosario Crocetta, nel quale verrà analizzata proprio la situazione finanziaria della Città Metropolitana di Catania, nell’ottica della vertenza Pubbliservizi.
Entrando poi nel merito della situazione finanziaria della Pubbliservizi, Bianco ha sottolineato come negli ultimi anni la Partecipata abbia continuamente accumulato “perdite derivate in gran parte dai subappalti, alcuni irregolari come abbiamo denunziato, e da stipendi gravati da superminimi eccessivamente alti, e parliamo di una cifra intorno ai tre milioni di euro. L’azienda, in particolare nel 2015 e nel 2016 ha diminuito i ricavi, aumentanto le spese per le retribuzioni e più che raddoppiato le spese a terzi per i subapalti, circa 2,6 milioni di euro, un fatto vergognoso. Subito dopo il mio insediamento come sindaco metropolitano – ha ricordato Bianco – abbiamo analizzato il primo bilancio e ci siamo resi conto che c’erano molte cose che non andavano. Quindi non solo non lo abbiamo approvato, ma abbiamo trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Poi ci sono stati gli arresti e abbiamo affidato l’azienda ad un manager di grande livello come Silvio Ontario”.
“Nonostante questa disastrosa situazione – ha affermato Bianco – io sono convinto di poter salvare Pubbliservizi, così come ho fatto al Comune con la Catania Multiservizi,la cui soppressione era perfino stata prevista nel Piano di rientro elaborato dalla precedente amministrazione e da noi rimodulato”.
Per Pubbilservizi Bianco ha spiegato che seguirà la stessa linea utilizzata per Multiservizi: un confronto stretto con i sindacati che lo porterà a chiedere al prefetto di riunire il Tavolo prima di prendere qualsiasi decisione, con l’impegno ed il senso di responsabilità di tutti i lavoratori”.