Crescono le proteste dei passeggeri contro la compagnia aerea Ryanair che da venerdì scorso fino alla fine di ottobre ha inaspettatamente cancellato 50 voli al giorno per un totale di 2.000 voli, coinvolgendo ben 400 mila viaggiatori. La compagnia aerea ha optato per questa scelta per migliorare il tasso di puntualità dei viaggi, abbassatosi nelle prime due settimane di settembre a causa degli scioperi dei controllori di volo, dal maltempo e delle ferie di piloti e personale di cabina.
Il Codacons proprio per il caos cancellazioni voli ha deciso di presentare un esposto a diverse Procure italiane tra cui quelle di Bari, Roma, Bergamo e Cagliari denunciando la compagnia aerea Ryanairi. Carlo Rienzi presidente dell’associazione difesa consumatori sostiene che, se ai passeggeri non saranno riconosciuti i risarcimenti per i danni subiti, oltre ai rimborsi dei biglietti, si procederà per il reato di tuffa. «E’ evidente – sostiene Rienzi – che il solo rimborso del biglietto non è un indennizzo sufficiente: la normativa prevede espressamente una compensazione pecuniaria nei casi in cui la cancellazione non sia comunicata almeno due settimane prima della partenza».
Il risarcimento, specifica la Codacons, saarnno effettuati anche ai viaggiatori che hanno comprato il biglietto online, il rimborso potrà arrivare alla cifra di 600 euro a passeggero.
di Agnese Maugeri