Camera di Commercio Sud-Est: lunedì l'insediamento del Consiglio. Le associazioni replicano: "per il governo Crocetta la legalità è un miraggio"

Camera di commercio di Catania
La Camera di commercio di Catania
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Lunedì 4 settembre nei locali della Camera di Commercio di Catania, alle ore 10,30, si insedierà il Consiglio delle Camere di Catania, Siracusa e Ragusa, che sarà chiamato ad eleggere il primo presidente della nuova Camera  della Sicilia orientale.

E’ quanto si legge in un comunicato diffuso questa mattina attraverso il quale si apprende che “La nota ufficiale che ha fissato l’insediamento  del Consiglio per lunedì è stata firmata lo scorso 17 agosto dall’assessore regionale Mariella Lo Bello. La nota fa riferimento alla conferma “della mancata intesa del 3 agosto della Conferenza unificata Stato-Regioni sulla proposta di revoca del decreto del 25 settembre 2015, di istituzione della Camera orientale di Catania-Ragusa e Siracusa”, nonché al “Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico dell’8 agosto di riordino delle Camere di Commercio del territorio nazionale, in cui viene confermata la circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale”.

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Appresa la notizia della convocazione, le associazioni della piccola impresa, dell’artigianato, della cooperazione, dell’agricoltura, della pesca, del commercio del Sud Est Sicilia contrari all’accorpamento, hanno così replicato:

“Il prossimo 4 settembre, su convocazione dell’Assessore alle attività produttive Mariella Lo Bello, si insedierà il Consiglio della Camera di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa, nonostante i falsi accertati dalla Procura della Repubblica, le gravissime irregolarità procedurali e l’incredibile quadro di commistioni che emerge dalle intercettazioni contenute nella informativa della squadra mobile.

Le circa 100 false iscrizioni accertate sono state individuate nell’ambito di un campione limitato ad un migliaio di imprese, e contattando tra esse solo quelle direttamente conosciute o le grandissime imprese. Ciò significa che il numero dei falsi è enorme. Per comprendere l’entità del fenomeno basta dire che se fosse mantenuta questa percentuale si parlerebbe, considerato il numero complessivo di imprese dichiarate, di circa 10.000 falsi. 

Di questo il Presidente Crocetta e l’Assessore Lo Bello sono pienamente consapevoli. Sono tanto consapevoli da avere istituito con proprio decreto un collegio di garanzia con lo scopo di verificare la correttezza della procedura. Ma ovviamente tale collegio non è stato mai insediato. Evidentemente sono prevalse altre logiche.

E sanno anche benissimo che c’è un ricorso al TAR già in decisione ed un altro che verrà discusso il prossimo 21 settembre.

Quindi la Lo Bello procederà in questo insediamento, con una sospetta efficienza agostana,  con l’effetto di consolidare questo illegittimo procedimento senza attendere il TAR e, soprattutto, dopo essersi ostinatamente rifiutata di verificare tramite un organismo terzo, autorevole e indipendente, la sussistenza o meno delle irregolarità denunciate. 

Ma del resto stiamo parlando della stessa regione e dello stesso assessorato che, in barba alle sentenze del TAR e del CGA, non procedette a completare l’insediamento del Consiglio della Camera di Commercio di Catania, cosi ottenendo la governance nel processo di accorpamento camerale, e non solo, tramite un proprio, fedelissimo, commissario.

Ed è questa l’unica vera (e amara) considerazione: al di la dei proclami sbandierati ad ogni piè sospinto per il governo Crocetta la legalità è un miraggio.

La speranza è che prima o poi sia la magistratura a ripristinarla individuando i responsabili e chi ha assicurato loro copertura”.

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