Un’artista apprezzato dalla critica internazionale il siciliano Giuseppe Piccione ha presentato la sua nuova mostra fotografica “Muse X” presso la galleria KoArt di Catania.
Un’esposizione che racconta l’intenso rapporto di Piccione con le donne facendone trapelare gli aspetti più nascosti, una serie di opere visive che racchiudono figure femminili metropolitane dove i volti non hanno delle caratteristiche identificabili ma assumono le sembianze di contemporanee maschere tribali.
Durante la presentazione della mostra, moderata dalla giornalista Elisa Guccione, sono intervenuti, oltre all’artista Giuseppe Piccione, Marco Eugenio Di Giandomenico critico della sostenibilità dell’arte presso l’Accademia di Brera, l’attrice Vanessa Galipoli e l’artista Giusy D’Arrigo.
Il critico Di Giandomenico ha parlato delle opere di Piccione come di un movimento sorprendente, audace ed affascinante, qualcosa che solo la tecnica evoluta della fotografia può donare.
Le sue originali installazioni trovano vita, oltre che negli scatti, in diversi supporti come tele o stoffe dipinte dallo stesso autore capaci di raccontare questa eterna dualità dell’amore, la gioia e la sofferenza, vissute dai soggetti femminili e maschili in un eterno dialogo che genera infinite declinazioni d’arte.
«La genesi di questi ritratti parte tutta da un primo piano – spiega l’artista Giuseppe Piccione – i cui volti vengono ritratti in determinati contesti come strade, città, pubblicità e riviste. Deciso il soggetto da ritrarre ricerco altri segni da sovrapporre al volto, il quale diventa un piccolo universo ricco d’implicazioni e dotato di straordinaria interiorità».
Una collezione d’opere dall’ampio respiro internazionale, la mostra “Muse X” sarà visitabile fino al 5 agosto allo show room KoArt.
di Agnese Maugeri
