C’è confusione: è innegabile!
C’è confusione sul futuro di questa terra, c’è confusione su cosa fare per evitare il baratro definitivo, c’è confusione su chi candidare e su chi lasciare a casa. Insomma si naviga a vista e questo la nostra regione non può certo permetterselo.
La Sicilia ha bisogno di un giro di boa, di uscire dal tunnel, di vivere una nuova stagione che faccia dimenticare quelle passate, caratterizzate per lo più da una cattiva gestione che porta oggi ad avere uno dei più alti tassi di disoccupazione, di famiglie sul lastrico, di giovani che fuggono e di padri di famiglia disperati.
Cosa fa la politica? Litiga dentro le segrete stanze per poi far apparire che si sta dialogando per cercare il giusto candidato. Perché le elezioni regionali sono dietro l’angolo e l’unica certezza, in questo momento, arriva solo dal M5S che candida Giancarlo Cancelleri.
Per il resto il nulla o quasi.
Perché se è vero che Crocetta si autocandida, è anche vero che il centrosinistra non sembra proprio gradire questa decisione dell’attuale presidente.
E dall’altro fronte che succede? Nello Musumeci continua il suo impegno con #diventeràbellissima, accoglie simpatizzanti e amici, ottiene il benestare di alcuni movimenti ma ancora manca l’ok dei grandi partiti. Per questo assistiamo a continui appelli affinché una decisione venga presa.
Chiare le parole del senatore Vincenzo Gibiino, storico esponente di Forza Italia e dal primo momento a sostegno di Musumeci:
Anche l’europarlamentare Salvo Pogliese lancia il suo appello: “E’ inutile nascondere il Sole con un dito. Da un lato, dopo il disastroso governo di Centrosinistra targato Crocetta, tardivamente disconosciuto dagli stessi partiti che, però, senza imbarazzo e rossore, continuano a governare i siciliani e, dall’altro lato, per evitare di sprofondare nel precipizio nel caso in cui i grillini dovessero vincere le elezioni precipitando l’isola nell’oscurantismo amministrativo e politico, basti guardare a quel che accade quotidianamente a Roma, oppure per, rimanere dalle nostre parti, a Gela e Bagheria, c’è solo una strada possibile per dare una guida sicura alla Regione: un governo di Centrodestra, unitario e coeso, chiaro nel programma e negli obiettivi”. “I siciliani non possono più attendere: occorre svoltare con decisione verso il futuro, un’azione che ponga un argine alle derive del passato e sappia imboccare la strada della modernità e della competitività per dare dignità europea ad una regione troppo spesso collocata nei bassifondi delle classifiche economiche, di occupazione, di sviluppo, di benessere. Occorre un governo di Centrodestra che sappia caricare su di sé le attese, i sogni dei siciliani, troppo spesso vilipesi e abbandonati al destino del tornacontismo elettorale, della precarietà amministrativa. E’ l’ultima chance, è l’ultima chiamata e stavolta la Sicilia non può più sbagliare e non può il Centrodestra, unito e coeso nelle forze e negli obiettivi, derogare dal compito, cioè quello di proporre un governo autorevole ed efficiente che rialzi l’Isola, che dia nuova fiducia ai siciliani!” prosegue l’europarlamentare siciliano di Forza Italia.
“Quindi faccio un appello sincero ed accorato, affinché il Centrodestra abbandoni individualismi, risentimenti, rancori, superando le eventuali incomprensioni del passato, per raggiungere l’unità che i siciliani si aspettano da una classe dirigente responsabile e attenta, lontana dai pressapochismi e distante da compromessi. Insieme, diamo un futuro alla nostra Sicilia!” conclude, l’on. Salvo Pogliese.
Cosa succederà? Vedremo. Intanto la politica e la Sicilia non sembra vadano proprio d’accordissimo.
S.D.