I Piani di riequilibrio presentati dalle città di Modica e Taormina sono stati bocciati dalla Corte dei Conti, quindi inesorabilmente scatterà il default.
In Sicilia sono circa trenta i piani di riequilibrio presentati al Ministero dell’Interno, ma quello che spicca il “volo“ più di tutti e quello del Comune di Catania, del quale non si hanno più notizie da più di 250 giorni. L’unica cosa certa che nel mese di settembre 2013 è stato approvato il primo piano di riequilibrio della Giunta di Raffaele Stancanelli.
Successivamente con la deliberazione 40 del 30 settembre 2016 venne approvata una rimodulazione del Piano di riequilibrio (approvata nei primi giorni di ottobre 2016).
Il 2 giugno 2017 (approvato il 31 maggio 2017) viene riformulato il secondo piano di riequilibrio in 30 anni inserendo fra l’altro anche la perdita di bilancio del 2011.
Ancora oggi si è in attesa che:
1. il Ministero dell’Interno approvi o meno il Piano di Riequilibrio rimodulato del 2016;
2. la Sezione Controllo della Corte dei Conti Sicilia approvi il Piano rimodulato del 2016;
3) il Ministero dell’Interno e la Corte dei Conti approvino o meno la nuova versione del piano di riequilibrio in 30 anni, pronunziandosi anche sull’eventuale approvazione in ritardo sia del piano di equilibrio del 2016 e anche sull’ultimo piano di riequilibrio del 2017.
Non sappiamo quanto bisogna aspettare per la eventuale procedura del dissesto.
A parte l’intervento del Consigliere comunale Sebastiano Arcidiacono e del rappresentante del gruppo Catania Bene Comune, Matteo Iannitti, tutto orbita nell’indifferenza generale.
Sorge spontanea una ingenua domanda: perché altri Comuni ricevono in tempi ragionevoli risposte e sentenze ai propri piani di riequilibrio e per il Comune di Catania non esiste nessuna risposta?
Per concludere sempre con distacco e disinteresse: quante Leggi in materia di rimodulazione dei piani di riequilibrio e in materie di ulteriori proroghe dobbiamo ancora individuare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ?
Carlo Cittadino,
Commercialista a Revisore dei Conti