“Con l’accordo commerciale tra Unione europea e Canada, il Ceta, che il governo italiano ha ratificato a fine maggio in assoluto silenzio, si vuole dare infatti il colpo di grazia al grano duro del Mezzogiorno. Basta vedere cosa è accaduto nelle scorse ore a Bari, con la sacrosanta protesta di centinaia di imprenditori agricoli di fronte a un carico di 50 mila tonnellate di grano duro proveniente dal Canada. Questo è il regalo di Renzi/Gentiloni al loro amico Trudeau? Un regalo alle multinazionali, a tutto discapito di imprenditori, aziende agricole e consumatori italiani”.
Così il deputato Alessandro Pagano della Lega-Noi con Salvini.
“Lo sanno bene anche in Sicilia – aggiunge – dove moltissimi agricoltori ormai non ce la fanno più ad andare avanti. Il prezzo del grano si è ridotto negli anni di oltre la metà e ora la concorrenza spietata del grano canadese, di cui l’Italia è il principale Paese di riferimento per l’export, rappresenterà il de profundis per la categoria. Con la beffa che la qualità è pessima, ed è un rischio per la stessa salute dei consumatori visto che viene preparato con sostanze vietate in Europa, salvo essere poi spesso tagliato con il grano italiano, che ha zero tossine, per aggirare i vincoli europei. Per la serie cornuti e mazziati”.
“Perchè la procura non apre un fascicolo per vederci chiaro? E inoltre – si chiede Pagano – che fine ha fatto la legge sull’etichettatura obbligatoria del grano usato per fare la pasta? Questo è il modo con cui la sinistra, il Pd si vogliono prendere cura del Sud? Svendendolo alle multinazionali straniere? Mi auguro, infine, che anche dal nostro Parlamento venga un sussulto di dignità bocciando, quando sarà nelle prossime settimane, la ratifica del Ceta”