Maria Falcone: "Magistrati primi nemici di mio fratello Giovanni"

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“I nemici principali di Giovanni furono proprio i suoi amici magistrati. Molti di loro non sono stati leali mentre alcuni gli sono stati davvero amici come Chinnici, Caponnetto, Guarnotta, Grasso, Ayala”. Parole dure quelle pronunciate da Maria Falcone, sorella di Giovanni, durante il programma televisivo “Soul” condotto da Monica Mondo sul canale Tv2000.

“Tanti furono gli attacchi e le sconfitte – ha continuato – tanto che fu chiamato ‘il giudice più trombato d’Italia’ e purtroppo lo è stato ed è stato lasciato solo. Ma il fatto stesso che i giovani continuino a vedere in lui l’esempio di un uomo che ha saputo sacrificare la sua vita per il bene comune, pure non essendo un fervente cattolico ma un laico che credeva nell’amore del prossimo, è bello ed emozionante”.

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“Giovanni – ha spiegato – si è inventato tutto nella lotta alla mafia; quando lui è arrivato a Palermo la mafia sembrava quasi non esistesse, non se ne faceva nemmeno il nome; i vari uomini politici non la nominavano, la Chiesa non la conosceva”.

Maria Falcone
Maria Falcone

Maria Falcone, che ha raccontato come il fratello avesse “cambiato completamente la vita a Tommaso Buscetta, dandogli un forte senso dello Stato”, è oggi impegnata a svolgere una campagna di sensibilizzazione sui temi relativi alla mafia rivolta soprattutto ai giovani: “Giovanni è considerato il servitore dello Stato che credeva nei valori con i quali noi siamo cresciuti, secondo quel detto meraviglioso: quando la Patria chiama bisogna andare. Giovanni è stato chiamato ed è andato”.

La trasmissione andrà in onda domenica 21 maggio alle 12.15 e alle 1.30, proprio alla vigilia del venticinquesimo anniversario della strage di Capaci del 23 maggio 1992, quando Giovanni Falcone venne ucciso assieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.

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