Dalle Cinque Stelle di Beppe Grillo alla Supernova che non è altro che una stella che esplode. In questo caso “Supernova” è anche un libro in uscita prossimamente scritto a quattro mani da Nicola Biondo e Marco Canestrari e finanziato all’inizio con un metodo caro al Movimento: il crowfounding.
Nicola Biondo, giornalista siciliano, è stato molto addentro alle dinamiche del Movimento avendo avuto un rapporto diretto con il fondatore Gianroberto Casaleggio ed essendo stato dal 2013 al 2014 circa responsabile della comunicazione dei pentastellati alla Camera dei deputati. Così come il coautore Marco Canestrari ha lavorato come web developer, dal 2007 al 2010, per il Movimento.
Il libro Supernova è stato definito dagli autori “un atto d’amore verso il Movimento” perché ne hanno visto una evoluzione negativa che ha tradito lo spirito iniziale pentastellato.
Un’anticipazione del libro ha rivelato le denunce di alcuni militanti del Movimento a Catania riguardanti i metodi di iscrizioni: agli aspiranti attivisti venivano chiesti, attraverso un modulo, tutti i dati sensibili e sembrerebbe – anche in maniera verbale – le password delle mail.
Questa notizia sarebbe venuta a conoscenza delle parlamentari etnee Giulia Grillo e Nunzia Catalfo che – giustamente preoccupate- hanno chiesto con forza chiarimenti all’interno di una chat privata.
I dati raccolti in modo del tutto anomalo potrebbero aver dato vita anche a creazione di profili falsi collegati a persone reali. In più i due autori hanno fatto emergere una sorta di “tariffario” elettorale: per candidarsi in consiglio occorrerebbero 20 adesioni e 50 per il sindaco.
Abbiamo provato a contattare le parlamentari Grillo e Catalfo per una replica e restiamo a disposizione per eventuali delucidazioni in merito alla vicenda.
Con un post su Facebook il Movimento Cinque Stelle Sicilia ha replicato: “Sono arrivate delle segnalazioni riguardanti dei “fantomatici” attivisti che avrebbero distribuito dei moduli cartacei per l’iscrizione al M5S, appropriandosi così illecitamente di dati personali. Ricordiamo che il MoVimento non ha “sezioni di partito”, non ha strutture rigide e burocratiche, l’unica iscrizione riconosciuta è quella fatta online all’interno del portale nazionale. Nessun altro metodo è ammesso e chi lo afferma dice il falso. Se qualcuno vi chiede informazioni personali o i vostri dati anagrafici, segnalatelo alle autorità giudiziarie competenti, agli attivisti locali o ai portavoce”.
In una intervista a Trentino Corriere Nicola Bono ha espresso la propria delusione per il “mutamento” grillino: “All’inizio i parlamentari del Movimento vivevano chi in gruppi di 3-4 in appartamento, chi in una stanza dalle suore. Ma, come ho detto, conosco le lusinghe del Palazzo, come riesce piano piano a sedurti e inglobarti. Ad esempio i rimborsi spese: oggi ci sono parlamentari del M5S che arrivano a 9-10.000 euro al mese. All’inizio nessuno chiedeva neppure i rimborsi dei pasti per sé e per i collaboratori. Con le elezioni europee del 2014 la situazione è peggiorata ulteriormente. L’approccio francescano predicato da Casaleggio è sparito”.