Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha incontrato nel Palazzo degli elefanti il presidente dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale Andrea Annunziata.
“Una riunione operativa – ha detto il Sindaco – per discutere della completa apertura del Porto alla città ma anche delle enormi possibilità di sviluppo di un territorio ampio che comprende metà della nostra Isola, con una grande attenzione per le questioni legate all’ambiente”.
Annunziata, campano, avvocato ed esperto di logistica ed economia dei trasporti, è stato sottosegretario nel secondo governo Prodi e, dal 2008 al 2016, presidente dell’autorità portuale di Salerno, dove sono stati raggiunti considerevoli risultati di crescita. Fa parte del consiglio direttivo di Assoporti.
“Con il sindaco Bianco – ha detto il Presidente dell’Autorità – stiamo lavorando per far sviluppare armonicamente tutto il Distretto assecondando le vocazioni dei porti di Augusta e Catania”. L’idea centrale del progetto parte dalla considerazione che i due porti sono importanti ma diversi tra loro e possono crescere facendo squadra.
Catania ha una maggiore inclinazione al traffico cosidetto ro-ro (rotabili-rotabili) e ro-pa (rotabili-passeggeri), ossia i traghetti.
Augusta, invece, con il suo petrolchimico, punta maggiormente sui container e per questo Annunziata sarà dal 9 al 12 maggio al Transport Logistic di Monaco di Baviera, il principale salone mondiale del settore.
Per quanto riguarda Catania, a partire dal 2018 sono previste iniziative per rilanciare il crocierismo, accreditando il porto come sede di partenza delle crociere. Si è parlato inoltre della possibilità di consentire nella banchina più vicina al centro cittadino l’ormeggio dei superyacht privati. Si è cominciato a discutere anche di alcune zone attorno al porto etneo, come quella del cosiddetto Cementificio, che potrebbe essere in parte utilizzato per attività di supporto a quelle portuali e in parte per la rigenerazione del quartiere.
“Nei prossimi giorni, poi – ha detto Bianco – si svolgerà un incontro con l’Interporto che, se sapremo sfruttare adeguatamente le occasioni, può rappresentare una grande opportunità per l’intera Sicilia orientale”.
Si sta comunque cominciando a pensare anche ad altre aree strategiche. Si è parlato per esempio di Zes – zone economiche speciali, con agevolazioni fiscali da chiedere a governo nazionale e Ue – per stimolare lo sviluppo economico della Sicilia orientale. Dopo Monaco è previsto un incontro più approfondito, con tutti i sindaci e gli altri attori del territorio.