Ancora emergenza disabili a Palermo: 150 ragazzi non possono andare a scuola per intoppi burocratici

Denuncia di Donatella Anello dei Cobas. Il comune di Palermo ha i soldi ma non riesce a spenderli. I genitori rischiano una denuncia penale perché non mandano i figli a scuola.

disabili in presidenza della Regione
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Centocinquanta ragazzi disabili, iscritti alle scuole superiori, non partecipano alle lezioni perché la città metropolitana di Palermo non assegna il servizio di trasporto, previsto per legge, tenendo bloccati 3 milioni e 200 mila euro, fondi trasferiti dalla Regione proprio per questo tipo di servizi.

Alcune famiglie tra mille difficoltà si sono organizzate per accompagnare i propri figli, altre invece, non avendone la possibilità, da quattro mesi non mandano i ragazzi a scuola, alcuni dei quali rischiano di perdere l’anno scolastico.

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In alcuni casi, i comuni hanno inviato gli assistenti sociali per le troppe assenze dei minori col paradosso che alcuni genitori hanno rischiato una denuncia penale, bloccata solo per l’intervento degli avvocati del sindacato Cobas, che sta seguendo la vicenda e che un mese fa circa ha presentato un esposto alla Procura per interruzione di pubblico servizio.

Il sindacato ora sta valutando con i legali l’ipotesi di presentare denunce personali nei confronti di tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti. Da mesi i familiari dei ragazzi disabili scendono in piazza per cercare di sbloccare la situazione.

“Quel che abbiamo appurato – dice Donatella Anello dei Cobas – è che la Regione in effetti ha trasferito alle città metropolitane per i disabili circa 20 milioni di euro, tre dei quali a Palermo. L’ufficio di competenza ha bandito la gara per l’affidamento del servizio di trasporto, ma l’unica ditta che s’è presentata, tra l’altro la stessa che svolge il servizio da decenni, è stata esclusa perché non avrebbe i requisiti in regola. Il Tar però ha accolto il ricorso della ditta. La commissione esaminatrice però rimane ferma nella sua decisione. In questo groviglio burocratico rimangono intrappolate 150 famiglie, una situazione scandalosa“.

Il governo Crocetta, al quale si sono rivolti i Cobas, nei giorni scorsi ha proposto l’intervento della Croce Rossa che avrebbe dato la propria disponibilità a trasportare i disabili, “ma al momento l’ipotesi non si è concretizzata sempre per via della burocrazia”, sostiene il Cobas.

Anello chiama in causa il sindaco della città metropolitana, Leoluca Orlando. “Essendo una situazione di emergenza potrebbe intervenire con un’ordinanza affidando direttamente il servizio ma non lo fa – afferma la sindacalista – Abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto e stiamo facendo un appello al Capo dello Stato, Sergio Mattarella”.

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