Al Teatro Franco Zappalà di Palermo dall’8 al 14 aprile torna in scena Luigi Pirandello. “Sei personaggi in cerca d’autore” è stata scritta, rappresentata e pubblicata (a Firenze) nel 1921, nel 1925 è uscita un’edizione definitiva con un’importante prefazione.
Sul palcoscenico dove si sta provando una commedia di Pirandello, il “Gioco delle parti”, si presentano sei personaggi drammatici che si dichiarano abbandonati dall’autore che li ha creati, e cercano qualcuno che sia disposto a rappresentare la loro storia: sono il Padre, la Madre addolorata, la Figlia selvaggia (Figliastra), il Figlio, un Giovinetto e una Bambina.
Vinte le resistenze del capocomico, i sei inizieranno a raccontare la loro storia che risulterà molto confusa; i tre protagonisti della vicenda (Padre, Madre e Figliastra) cercheranno ognuno di portare a termine il racconto del proprio dramma, considerando superfluo quello altrui.
La Madre, dopo alcuni anni di matrimonio con il padre e la successiva nascita del figlio è andata a vivere con il segretario del marito, con il quale avrà tre figli: la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina; ma la morte di lui lascia la famigliola senza soldi ed i suoi componenti sono costretti a ritornare in città; la madre vive con lavori di cucito nella sartoria di Madama Pace, che in realtà è una casa di appuntamenti. Quest’ultima cerca di far entrare nel suo giro Figliastra (una ragazza molto bella), riuscendoci.
Dopo che la Madre scopre la Figliastra tra le braccia del Padre il quale, molto imbarazzato a causa della scoperta della moglie, ma anche inorridito per la scoperta del guaio in cui si erano cacciate le due, accoglierà tutti loro a casa sua, in una convivenza che risulterà essere impossibile.
Il Figlio, capendo la situazione di vergogna del padre, odia la Figliastra e la Madre, quest’ultima appunto perché aveva abbandonato il Padre.
In questo clima di disprezzo e solitudine nascerà la tragedia che colpisce i più deboli e gli innocenti.
La storia continua nella casa del Padre, dove la Madre scongiura il Figlio di essere meno ostile nei suoi confronti il quale esce e nel giardino scopre che la Bambina è annegata nella vasca, mentre il Giovinetto se ne stava fermo dietro un albero e, terrorizzato per l’accaduto, si uccide sparandosi.
Di fronte a questo epilogo il capocomico perde la pazienza, licenzia i personaggi e riconvoca gli attori per la sera.
Il cast è composto da esperti attori allievi della Shakespeare Theatre Academy: il Padre è Tony Colpinto, artista di altissimo livello, di ritorno da una faticosissima tournèe internazionale.
Interpreta il ruolo della Figliastra Chiara Torricelli; il ruolo del capo-comico (regista), è egregiamente interpretato da Marcello Rimi, già noto al palcoscenico del Teatro Franco Zappalà per i successi ottenuti nelle precedenti produzioni cui ha preso parte. Fabiola Bologna è la Madre, mentre il Figlio verrà interpretato da Salvo Lupo. Marta Alioto è Madama Pace. Il ragazzetto e la bambina saranno invece interpretati dai giovanissimi Robin ed Emily Rera.
Completano il cast: Sofia Ciofalo, Carlo Teresi, Mario Clames, Arianna Scuteri, Alessia Di Fiore, Giulia Gullo, Angela Lauria, Paolo Nanaji Shakya, Carlotta Di Modica e Alessia Ruggeri.
I costumi sono di Domenica Alaimo, le scenografie del Teatro Franco Zappalà, tecnico audio è Carlo Gargano, tecnico luci Michele Cardella. Regia del Maestro Franco Zappalà.
La prima dello spettacolo andrà in scena sabato 8 aprile alle ore 17,30 e vedrà tre repliche: domenica 9 aprile ore 18,00, giovedì 13 aprile ore 21,30, venerdì 14 aprile ore 17,30.