Di Vita (M5S): "Come fa Crocetta a stabilire chi sono i disabili da escludere?"

Interrogazione della deputata al ministro - Anche Cgil Sicilia interviene sulla vicenda con una nota

disabili in presidenza della Regione
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Ancora le persone disabili oggetto di attenzione della politica. La deputata Giulia Di Vita (M5S) ha presentato un’interrogazione al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, avente per oggetto il Sistema informativo nazionale sui servizi sociali e le modalità con le quali il governo siciliano ha quantificato il numero dei disabili aventi diritto e quelli da escludere.

“Come ha fatto Crocetta – si è chiesta la parlamentare – a ottenere il numero delle persone disabili che non hanno diritto all’assistenza domiciliare se lo sviluppo del Sistema Informativo Nazionale sui servizi sociali per la non autosufficienza in Sicilia non è stato ancora messo a punto dal 2011?”.

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Giulia Di Vita chiede “le ragioni dei ritardi nell’implementazione del Sina e se questi ritardi possono mettere a rischio l’assegnazione alla Regione Siciliana dei fondi per la non autosufficienza per il 2017”.

Di Vita spiega che la sua iniziativa intende “far luce sul modo in cui il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha stabilito che 1.500 persone disabili siciliane non avrebbero diritto all’assistenza e su come sarebbero stati fatti i controlli, dal momento che gli strumenti ufficiali non sono pienamente operativi”.

Continua la parlamentare:“Finire un’intera legislatura chiedendosi ancora quale sia il numero esatto di persone disabili in Sicilia, di cosa abbiano bisogno e quale sia la cifra adatta a garantire loro i servizi essenziali e’ la sintesi finale del fallimento totale di Crocetta ridotto ormai a dare letteralmente i numeri”.

” E’ servito un mese per conoscere questi dati. – stigmatizza Giulia Di Vita – Sono realmente questi i tempi necessari? Col Sina sarebbero bastati pochi clic. E’ dal 2011 che il ministero ha stanziato i fondi per questo sistema ma finora il sistema non è realmente operativo. Nel frattempo la Sicilia perde fondi per le persone disabili che le spettano di diritto, spreca i pochi che ha e nessuno sa spiegare come siano stati spesi i soldi stanziati in questi 5 anni. Coop? Assistenza privata? Convenzioni? Terzo settore? Affidamenti in house? Clientele? Quando le risposte?”.

E sulla vicenda dei disabili interviene anche la Cgil Sicilia.

“Se sui disabili il governo Crocetta vuole seguire il modello ‘Toscana’ lo faccia fino in fondo definendo linee d’intervento strategiche, accessibilita’ , assistenza lavoro, progetti di vita indipendente , assistenza domiciliare diretta ed indiretta percorsi, per la deistituzionalizzazione e personalizzazione dei percorsi assistenziali “.

Così la Cgil Sicilia a proposito delle ultime misure per i disabili annunciate dal presidente della Regione.

“Non siamo contro il sostegno economico – affermano Mimma Argurio ed Elvira Morana, della Cgil Sicilia – vogliamo però ricordare che in Toscana sono previsti criteri precisi come il contratto di lavoro al familiare o all’assistente personale , il piano personalizzato, l’Isee e la valutazione dell’intensità assistenziale”.

“Riteniamo però –sottolineano- che l’aver dimenticato i bisogni dei disabili sia stato un errore grave che non può essere cancellato con interventi parziali fuori da una programmazione complessiva”.

La Cgil sollecita sull’argomento un confronto serio che coinvolga sia le famiglie che le parti sociali, smettendola con gli interventi sull’onda emergenziale”.

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