Il giornalista antimafia Riccardo Orioles riceverà i benefici della legge Bacchelli, la norma che permette ai cittadini illustri che versano in precarie condizioni economiche di ottenere un vitalizio. La richiesta è partita lo scorso 26 dicembre, con una raccolta firme che ha superato le 30mila adesioni, tra le quali quelle dei presidenti di Camera e Senato, Ordine dei giornalisti nazionale, Inpgi e Libera. La notizia arriva in un’occasione importante, la giornata in memoria delle vittime di mafia, e ad annunciarlo è Don Luigi Ciotti.
Riccardo Orioles ha oltre quarant’anni di carriera in campo giornalistico. A lungo collaboratore di Giuseppe Fava – il cronista ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio 1984 – è stato tra i fondatori de I siciliani e mentore per generazioni di allievi cresciuti nella redazione de I siciliani giovani.
Nelle scorse settimane la richiesta di concessione del vitalizio è stata consegnata al premier Paolo Gentiloni; oggi, dalla manifestazione nazionale in corso a Locri, è arrivata l’ufficializzazione. La legge Bacchelli riguarda artisti, uomini di cultura e intellettuali che si sono distinti per i loro particolari meriti, tali da renderli illustri e da fare onore al Paese, ma che vivono in situazioni di difficoltà. Pochi giorni fa anche il sindaco di Catania Enzo Bianco ha aderito alla campagna #mandiamoinpensioneOrioles.
“Sono molto contento, è un bel traguardo perché è un successo di tanti“, afferma Luca Salici, giornalista e promotore dell’iniziativa. “Senza quello che Riccardo Orioles ha creato in tutti questi anni, senza la rete che è riuscito a realizzare, non ci saremmo riusciti“. Per Salici è un segnale importante da leggere a più livelli: “È un messaggio alla politica, alle associazioni, alla società civile – commenta – Dopo tante sconfitte, abbiamo dimostrato che riusciamo a fare tante cose se siamo assieme“.