Altrove, il teatro in chiese, siti archeologici, palazzi del potere

Solo andata (prove)
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Il teatro fuori dal teatro. Non più sulle assi del palcoscenico e nelle sale deputate, bensì “Altrove”, come indica il titolo della rassegna che il Teatro Stabile di Catania propone dal 17 marzo al 25 giugno con cinque produzioni, di cui tre realizzate in sinergia con altre realtà teatrali attive nel territorio.

E “Altrove” ha un sottotitolo “Il teatro va in città”, a segnalare un percorso mappato nei luoghi simbolo del centro storico, con una scelta di testi che insistono, non a caso, su tematiche dai forti connotati sociali e civili: i flussi migratori e l’accoglienza, la violenza sulle donne e il femminicidio, la parità di genere, il conflitto tra potere e spirito di servizio.

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Un percorso che vede al fianco dello Stabile anche il Teatro del Canovaccio, Banned Theatre, Senza Misura Teatro e Progetto S.E.T.A. Da qui l’obiettivo di fare interagire il teatro catanese e le istituzioni pubbliche che ospitano gli spettacoli, varando un progetto per più versi sperimentale, costruito su temi che sono ricorrenti nella storia dell’umanità e segnano anche i nostri giorni, con la disponibilità dei siti di Comune, Città Metropolitana, Università degli Studi, Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Sicilia, il Polo museale e archeologico di Catania .

Si parte con il dramma dei migranti descritto da Erri De Luca in Solo andata, pluripremiato romanzo in versi, edito da Feltrinelli nel 2014, che racconta l’odissea del moderno esodo dall’Africa ai porti del Nord, in un’alternanza di toni ora epico-narrativi ora più sommessamente lirici. Ad ospitare l’allestimento, dal 17 al 19 e dal 22 al 26 marzo, sarà la splendida Sagrestia lignea della Chiesa di San Nicola l’Arena. Una produzione Teatro Stabile di Catania per la regia di Angelo D’Agosta, con i costumi di Riccardo Cappello, le coreografie di Amalia Borsellino, il disegno luci di Salvo Orlando, mentre la direzione del coro è affidata a Costanza Paternò.

Solo andata - prove

Tutto giovane il cast capitanato da Luigi Nicotra, affermato professionista che si è formato e diplomato alla Scuola d’Arte drammatica dello Stabile di Catania, intitolata ad Umberto Spadaro. Gli altri sei interpreti sono allievi della Scuola dello Stabile etneo e della Scuola del Teatro Naselli di Comiso: nuovi talenti che rispondono ai nomi di Giuseppe Aiello, Ornella Cerro, Leandra Gurrieri, Marianna Occhipinti, Edoardo Monteforte, Eleonora Sicurella.

Di parità di genere, tanto legittima e necessaria, quanto lontana dall’essere compiutamente affermata, si parla in Uno studio Sui Generis, testo e mise en espace di Pamela Toscano, con Marta Allegra, Nanni Mascena, Sebastiano Sicurezza. Le musiche sono curate da Massimiliano Pace, le luci da Segolene Lecontellec, l’allestimento da Salvatore Pappalardo e i costumi da Cicci Auteri. Per questa seconda produzione del TSC la location prevista è il prestigioso Salone Bellini di Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, dove sarà programmata dal 4 al 7 e dall’11 al 14 maggio.

Ancora di esodi forzati e patrie martoriate si racconta in Troiane, canto di femmine migranti, mise en espace e rielaborazione drammaturgica di Nicola Alberto Orofino, che per dare voce alle donne del mito si è rifatto a fonti classiche: Iliade e Odissea di Omero e le due versioni di Troiane dovute ad Euripide e Seneca. In considerazione dei testi antichi su cui si basa la produzione, realizzata dallo Stabile di Catania in collaborazione con Senza Misura Teatro e Progetto S.E.T.A, si sono individuati per la rappresentazione gli ambulacri del Teatro Greco Romano di Catania, per il periodo che va dal 18 al 21 e dal 25 al 28 maggio. Costumi ed elementi di scenografia sono di Vincenzo La Mendola. Il cast annovera Egle Doria, Silvio Laviano, Luana Toscano, Alessandra Barbagallo, Lucia Portale, Marta Cirello.

Atmosfera orwelliana per Al servizio del potere, drammaturgia di Eliana Silvia Esposito, che sigla anche la regia di questa produzione realizzata dallo Stabile in collaborazione con il Teatro del Canovaccio. Ne sono interpreti Alvalenti, Giuseppe Balsamo, Carmela Buffa Calleo, Giuseppe Calaciura, Raffaella Esposito, Nadia Trovato, Neculai Cattaneo, Giovanni Santangelo. Simone Raimondo cura le luci, Alvalenti la grafica. La sede richiesta è la Sala Consiliare di Palazzo Minoriti, dall’1 al 4 e dall’8 all’11 giugno.

La violenza sulle donne e il femminicidio sono il focus di Studio per Carne da Macello, progetto teatrale ideato e diretto a quattro mani da Ferrante/De Grandi. Il cast annovera Roberta Andronico, Elisabetta Anfuso, Giovanna Criscuolo, le autrici-registe Micaela De Grandi e Valentina Ferrante, Laura Giordani e la partecipazione della sessuologa Susanna Basile. Musiche e paesaggi sonori vengono dalla creatività di Luca Mauceri, mentre le canzoni sono scritte ed interpretate da Betta; di Nunzia Capano gli accessori e gli elementi di scena. Si tratta di una produzione realizzata dal Teatro Stabile di Catania in collaborazione con Banned Theatre. L’appuntamento è dal 15 al 18 e dal 22 al 25 giugno in una sede da definire.

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