Pata (Anaao Assomed): "La rete ospedaliera solo terreno di scontro politico"

Ospedale Cannizzaro
L'ospedale Cannizzaro di Catania
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“Come era facile prevedere (questione che abbiamo più volte denunciato) la Rete ospedaliera, lungi dal rappresentare un’indispensabile strumento per incrementare l’efficienza e l’efficacia dell’assistenza sanitaria alla popolazione siciliana e per risolvere gli ormai cronici mali (il precariato a livelli inaccettabili, le continue e crescenti aggressioni nei Pronto Soccorso, le infinite liste di attesa), si avvia ad essere terreno di acre scontro politico in chiave elettorale (vedi le recenti accuse di sabotaggio della Rete ospedaliera rivolte al vice Ministro della Salute, on. Davide Faraone), piuttosto che oggetto di scorribande istituzionali (la tentata nomina dei manager, al di fuori delle previsioni normative)”.

Così inizia la nota firmata da Pietro Pata, segr. reg.le Anaao Assomed Sicilia, che non tollera più il tergiversare del governo regionale.

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“Negli ultimi 2 mesi – continua la nota – si sono accentuati i “rumors” circa una possibile bocciatura della Rete da parte del Ministero dell’Economia e Finanza, nella formulazione presentata il 9 gennaio scorso dall’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, e si sono succedute svariate audizioni presso la Commissione Salute e Affari Sociali dell’ARS, nelle quali sono state presentate nuove istanze di “promozioni” di questo o quel presidio ospedaliero”.

Pochi giorni fa, il 7 marzo, è pervenuta alle organizzazioni sindacali una convocazione dell’assessore alla Salute per il prossimo 27 marzo avente per oggetto: ‘Comunicazioni inerenti la Rete ospedaliera’.

“Onorevole assessore Gucciardi, siamo fortemente preoccupati! – dice Pietro Pata
Vorremmo conoscere l’oggetto di tali “comunicazioni”. Temiamo fortemente che si tratti di un’ulteriore manovra tesa a “prendere tempo”. Insomma un “annacariamento” (ci perdoni l’uso del dialetto!).

Sono quasi 4 anni, dall’inizio di questa legislatura, che il problema della “Rete ospedaliera” è sul piatto della bilancia in cui si soppesano solo i contro. Ora, come è prevedibile (e noi lo avevamo denunciato più volte) stiamo arrivando alle nuove elezioni e della Rete non vi è ancora uno straccio di decreto!

Non possiamo credere che Lei accetti supinamente che la mancata riforma della Sanità siciliana costituisca un’evidente ulteriore macchia sulla veste certamente non immacolata del governo di cui fa parte. Oppure possa consentire che sulla Rete ospedaliera si fondino strategie elettoralistiche di pessimo gusto!

Insomma, assessore Gucciardi, faccia chiarezza e ci consenta di portare, all’incontro del 27 marzo, un reale contributo per definire questo accidentato percorso istituzionale, al fine di migliorare la risposta di salute, attivare quei meccanismi virtuosi di reclutamento del personale e permettere una razionale utilizzazione di quei circa 9 miliardi di euro, frutto del riparto del Fondo Sanitario Nazionale per il 2017”.

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