Fiumefreddo: "Anche qui ci sono politici infiltrati". Vinciullo: "Portatelo via!"

Ars commissione 08-03-17
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Antonio Fiumefreddo, amministratore unico di Riscossione Sicilia, non si lascia intimidire e va avanti nella sua azione di denuncia. Il suo intervento scatena la reazione del presidente della commissione Bilancio dell’Ars. Ne nasce un incidente che porta alla sospensione della seduta.

Ma cosa aveva detto Fiumefreddo?

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“Anche in questo Palazzo c’è una parte della politica infiltrata, non siamo in Svezia. E i nomi e cognomi li faccio alla magistratura, no in altre sedi”.

Co queste parole Fiumefreddo ha replicato al presidente della commissione, Vincenzo Vinciullo (Ncd), che lo aveva interrotto invitandolo a non fare accuse generiche “perché quando si dicono certe cose bisogna fare nomi e cognomi”.

E Fiumefreddo, rincarando la dose: “C’è una parte della politica, trasversale, che tutela interessi criminali e che ha fatto dell’esattoria una leva criminale”.

Vinciullo: “Lei è venuto qui per provocare… e non glielo consento a casa mia”.

Fiumefreddo: “Questa non è casa sua è pure casa mia; perché m’interrompe presidente, non vuol sentire i nomi dei politici infiltrati che voglio fare?”,

Vinciullo: “Sospendo la commissione… portatelo via”.

Seduta rinviata al pomeriggio.

“Oggi il fenomeno e’ assolutamente ridimensionato, ci sono solo cinque parlamentari regionali che devono mettersi in regola e pagare le tasse, parlamentari che sono morosi nei confronti del fisco, non hanno pagato e non hanno ancora chiesto la rottamazione o la rateizzazione delle cartelle. Cinque su 90, e’ anche fisiologico”

Questo aveva detto poco prima Fiumefreddo che, prima dell’audizione in commissione bilancio, ha incontrato il presidente della Regione Rosario Crocetta.

“Cio’ che mi stupisce e’ invece che si tratti di uomini delle istituzioni e che questo atteggiamento sia accompagnato da un clima di avversione che ritengo pericolosissimo, si tocca con mano e non é una bella cosa. Tra questi c’e’ infatti chi dice che pagare le tasse sia una ritorsione, e questo é un messaggio sbagliato per la comunità. Non conosco queste persone, non coltivo particolari rapporti con la politica, soprattutto con questa politica”.

L’epilogo dei lavori del mattino non è stato certo fra i più edificanti per la classe politica siciliana. Dichiara ancora Fiumefreddo:

“Mi hanno buttato fuori dalla commissione Bilancio dell’Ars con la forza, sono stato preso fisicamente da alcuni assistenti che si sono persino frapposti tra me e Vinciullo che inveiva”.

“Sono rimasto per alcuni minuti nel corridoio – aggiunge Fiumefreddo – ma a un centro punto Vinciullo è uscito dalla commissione dicendo che non potevo stare lì e me ne dovevo andare via. A quel punto ho preso l’ascensore e ho lasciato il palazzo”.

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