La “Prestazione Universale”: un nuovo supporto per le persone anziane – Rubrica “Lavoro e Welfare”

- Pubblicità -

Dal primo gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026, una nuova misura sperimentale chiamata “prestazione universale” sarà disponibile per le persone anziane con un’età di almeno 80 anni, che presentano un “livello di bisogno assistenziale gravissimo” e con un ISEE in corso di validità non superiore ai 6mila euro. Questa misura integra l’indennità di accompagnamento già riconosciuta con un “assegno di assistenza” e l’importo massimo è pari a 850 euro mensili. Questi fondi dovranno essere destinati a remunerare il lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori e lavoratrici domestiche o ad acquisire servizi di supporto alla domiciliarità e all’autonomia forniti da imprese e professionisti qualificati.

Attraverso l'”assegno di assistenza”, le persone che ne hanno diritto potranno ottenere servizi prestati da lavoratori domestici, servizi socioassistenziali come cura e igiene della persona, lavanderia, confezionamento e distribuzione di pasti a domicilio, cura e aiuto nella gestione dell’abitazione, accompagnamento a visite, svolgimento di piccole commissioni e disbrigo di pratiche amministrative. Inoltre, saranno disponibili servizi sociali che includono sostegno relazionale, aiuto al mantenimento di abilità pratiche, sostegno psicologico-educativo, telesoccorso e teleassistenza.

- Pubblicità -

Questa misura è stata introdotta dagli articoli 34 e seguenti del decreto legislativo n. 29/2024, denominato “Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane. Per renderla operativa, il 21 febbraio è stato firmato un decreto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, che disciplina le modalità di attuazione della “prestazione universale”, istituita in via sperimentale per gli anni 2025 e 2026. Attualmente, il decreto è all’esame degli organi di controllo per la registrazione.

La gestione e l’erogazione della prestazione universale saranno gestiti dall’INPS, che ha provveduto, nelle more della suddetta registrazione, alla pubblicazione di un messaggio che illustra in termini operativi le modalità e le condizioni di accesso e di erogazione della prestazione. Questo messaggio è rivolto ai potenziali destinatari e ai loro eventuali intermediari (a questo link il testo del messaggio).

Nello specifico, l’INSP ha chiarito che una volta inviata la domanda (tramite CAF o tramite il servizio online di INPS), verranno eseguiti automaticamente dei controlli sui requisiti di accesso alla prestazione e solo in caso di controllo che rilevi mancanza o incoimpletezza di documentazione saranno interessate le sedi locali INPS per approfondimento, al fine di potere esitare la pratica. L’INPS ha inoltre chiarito che dal mese di marzo il beneficiario deve obbligatoriamente essere in possesso dell’ISEE valido per l’anno in corso, pena la sospensione dell’erogazione della prestazione, mentre per i mesi di gennaio e febbraio vale quello con scadenza 31/12 dell’anno precedente.

In questi termini, nonostante una platea probabilmente ridotta, la “prestazione universale” rappresenta un importante passo avanti nel supporto alle persone anziane con gravi necessità assistenziali, offrendo un sostegno economico significativo per provare a migliorare la loro qualità di vita e garantire loro un’adeguata assistenza domiciliare.

Giuseppe Emiliano Bonura

- Pubblicità -