Suona come un’invocazione antica – come quella rivolta da Abramo, Giacobbe e Mosè a Dio – il titolo del nuovo libro di Alessandro Y. N. Scuderi, edito da Etica nella collana ebraica “Scintille – Nizozot”. Il volume, uscito a novembre scorso, raccoglie note, pensieri, racconti dell’autore che vanno a comporre uno zibaldone eccezionalmente denso ma scorrevole, con il filo conduttore della riflessione e della preghiera. Prossimamente il libro sarà presentato presso la Comunità Ebraica Catanese. Fondamentale, per Scuderi, è l’esperienza professionale di poliziotto e servitore dello Stato. Quella che viene descritta, in una delle pagine più vibranti del libro, come “una manciata di anni trascorsi tra strade, campi e cieli di Sicilia, con un pugno di giovani uomini, alla ricerca spasmodica della Giustizia”. Una ricerca condotta con “onore, coraggio e fede assoluta”, e che costituisce un’eredità immateriale di cui i figli dell’autore “non dovranno vergognarsi mai”. Irrinunciabile, per comprendere l’opera di Scuderi, la dimensione della Fede, come trascendenza capace di trasfigurare le durezze della realtà. “Non avevo candele, non avevo challà, non avevo vino”, si legge in un altro passaggio. “Ma le mie labbra erano impercettibilmente mosse dalla sacra benedizione…”. E poco più avanti, a completare il ragionamento iniziato sin dal titolo: “La fede era in me e questo mi bastava per essere meno infelice. _Shabbat Shalom le kullam_”. Le note, i pensieri, i racconti di Scuderi sono soprattutto un omaggio alla molteplicità che alberga nella mente degli uomini, al prisma di sentimenti che il cuore, ispirato da Dio, riesce a generare. “Tempeste nei cuori, burrasche negli animi”, scrive ancora. “Come stormi migratori, i nostri pensieri si stagliavano nell’azzurro, trasvolando dallo stagno acquitrinoso delle nostre molteplici paure, alle limpide chiare distese delle nostre poche certezze”. Un moto inesauribile dell’anima, cangiante come le maree e i pensieri che si susseguono in queste pagine, che spaziano dalla Fede alla letteratura (tra gli autori citati Pirandello, Puskin e Kolitz), dal trauma della perdita delle persone care alla vita di tutti i giorni (“una sigaretta e mezza birra, parlando della sequenza di Fibonacci e di Italia Germania 4-3”), senza temere di avventurarsi nell’attualità (una delle note analizza persino il “fenomeno Vannacci”).Il volume, disponibile in versione cartacea e in ebook sulle principali piattaforme online, è impreziosito dalla prefazione di Barbara De Munari e dalle illustrazioni dell’autore.
“Hineni”, il libro di Alessandro Scuderi tra fede, riflessioni e storie di vita
- Pubblicità -