ll panorama demografico regionale evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione: oltre il 23% dei siciliani ha più di 65 anni, con una riduzione della forza lavoro attiva e una crescente incidenza di malattie professionali (+14,63% nel 2023 rispetto al 2022). Questo quadro si riflette direttamente sulle micro e piccole imprese, che rappresentano oltre il 90% del tessuto produttivo locale e che sono chiamate ad affrontare il difficile compito di ricollocare lavoratori non più idonei alle mansioni iniziali o a gestire lunghi iter burocratici per ottenere valutazioni mediche definitive. Fattori che mettono a rischio la produttività, richiedendo un impegno congiunto per individuare soluzioni efficaci e sostenibili. Di tutto questo si è discusso stamattina, in Sicindustria, in occasione dell’incontro “Aumento dell’età lavorativa, inabilità e inidoneità alla mansione: quali ricadute?”, organizzato da Sicindustria in collaborazione con S.I.M. Servizi Integrati Medicina e patrocinato da Inail Sicilia, Asp Palermo e Agi Sicilia.
“L’invecchiamento della popolazione e l’incremento delle inidoneità lavorative – ha detto il presidente degli industriali, Luigi Rizzolo – impongono all’impresa di adottare soluzioni tali da consentire al dipendente di svolgere il proprio lavoro. Bilanciare il diritto alla salute del lavoratore con quello alla libertà di impresa è, ad oggi, più complesso di quanto possa apparire. Ed è per questo che diventa necessario l’intervento dell’Inail con misure dedicate a sostenere l’impresa in questo processo di adeguamento e ricollocazione. Serve un cambio di passo immediato. Oggi stiamo gettando le basi per un patto tra istituzioni e imprese, ma questo è solo l’inizio di un percorso che, con l’impegno di tutti, deve portare a soluzioni reali e applicabili”.
In particolare, secondo l’ultimo rapporto regionale dell’Inail Sicilia, nel 2023 sono state protocollate nell’Isola 1.473 denunce di malattia professionale, il 29,21% in più rispetto al 2021 e il 14,63% in più rispetto al 2022. A livello nazionale il dato è in aumento del 31,53% rispetto al 2021 e del 19,75% rispetto al 2022. Per quanto riguarda le malattie professionali, la fascia d’età 60-64 anni si conferma la più colpita, con 350 denunce in Sicilia nel quinquennio 2019-2023. Settori ad alto rischio, come costruzioni e logistica (trasporti e immagazzinamento), risultano quelli più colpiti.
È partendo da questa fotografia che le imprese siciliane hanno avanzato richieste precise: procedure chiare, certe e facilmente attuabili per stabilire quali sono le mansioni che un lavoratore invalido può svolgere e quali non può svolgere (le aziende non possono aspettare anche mesi per avere l’esito di un accertamento medico ai fini del collocamento del disabile); strumenti alternativi alla ricollocazione per i lavoratori non idonei; incentivi alla prevenzione e all’adozione di tecnologie ergonomiche per mitigare i rischi sul lavoro, così come già avviene nei casi di post infortuni sul lavoro; collaborazione istituzionale rafforzata, per creare un dialogo costante tra imprese, enti di previdenza e organi di vigilanza. “La Sicilia – ha concluso Rizzolo – può e deve diventare un esempio di equilibrio tra crescita economica e tutela sociale.
Sicindustria, dal canto proprio, sarà sempre al fianco di imprese e lavoratori per garantire che questa visione diventi realtà, ma è indispensabile una stretta cooperazione tra istituzioni e imprese per trasformare queste sfide in opportunità, favorendo un ambiente di lavoro più sicuro, inclusivo e produttivo”.
All’incontro hanno preso parte: il direttore regionale Inail Sicilia, Giovanni Asaro; il direttore provinciale Inps Palermo, Carmelo Sciuto; Vito Badalamenti, componente Sicindustria, Comitato consultivo regionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro; Natalizia Lucia Gulli, sovrintendente sanitario regionale Inail Sicilia; Alberto Firenze, direttore Scuola di specializzazione Medicina del Lavoro; Antonella Ciccarello, medico competente; Aldo Iacona, direttore UOC Spresal Asp Palermo; Massimo Montana, Ctss – Inail Dir. Reg. Sicilia; Maria Colosimo, Area lavoro e welfare di Sicindustria; Fabio Pontrandolfi, responsabile Salute e sicurezza di Confindustria; Palma Balsamo, giuslavorista e presidente Agi Sicilia; Rosanna Colline, dirigente Medico Cml, Inps Palermo.
Lavoro: invecchia la popolazione e aumentano inabilità e malattie professionali. Sicindustria: “Serve un patto tra imprese e Istituzioni”
- Pubblicità -