La salute mentale dei giovani e la loro mobilità di apprendimento al centro dell’evento “DO YOUR MOB 2024”: il racconto dell’iniziativa

APERTURA-HASHTAG-SICILIA-NEWS-NOTIZIE-GIORNALE-ONLINE-OGGI-NOTIZIA-DEL-GIORNO-REDAZIONE - DO YOUR MOB 2024 - SALUTE MENTALE GIOVANI - SALUTE MENTALE
- Pubblicità -

Si è svolto a Catania nella mattinata di ieri, giovedì 5 dicembre 2024, il primo incontro della due giorni di evento “Do Your Mob 2024”: iniziativa organizzata da Scuola Centrale Formazione (SCF) con l’obiettivo di “portare l’Europa ai piedi del Vulcano” -, come si legge dalla locandina ufficiale.

Giunta alla sua 12° edizione l’iniziativa aveva nello specifico l’intenzione di porre l’attenzione sul benessere e la salute mentale dei giovani, anche in relazione al loro trasferimento lontano da casa per fini di studio – definito come “Mobilità di Apprendimento”.

- Pubblicità -

Quest’anno l’interesse per l’evento ha raggiunto numeri significativi: 130 partecipanti registrati per la prima giornata, e oltre 100 per i workshop, con la presenza di 62 organizzazioni provenienti da 12 paesi europei, tra cui Spagna, Portogallo, Germania e Finlandia. Si registra un incremento di circa 20 organizzazioni rispetto alle edizioni precedenti, a testimonianza del crescente successo dell’iniziativa. Impeccabile è stata anche l’organizzazione, che a fronte di ospiti provenienti dalle più disparate nazioni ha messo a disposizione dei traduttori simultanei con auricolari.

La scelta del capoluogo etneo come location dell’evento non è stata affatto casuale: con il suo ricco patrimonio culturale, le tradizioni e un clima accogliente, la città di Catania rappresenta una delle destinazioni preferite dagli studenti europei che aderiscono al programma Erasmus+, specialmente dal Nord e Centro Europa.

Alla manifestazione erano presenti anche i vertici della Fondazione ODA – Opera Diocesana Assistenza – in particolare rappresentati dalla figura dell’Avv. Adolfo Landi -, partner storico di SCF (Scuola Centrale Formazione). Questa importante realtà assistenziale del territorio catanese ha accolto, nel corso degli ultimi dodici mesi, decine di giovani coinvolti in progetti di mobilità breve, consolidando il ruolo del territorio come punto di riferimento per queste esperienze formative.

E così, con queste premesse e questi principali attori in campo, si è dato il via, presso la magnifica sala del quarto piano del Museo Diocesano di Catania, al fitto programma della giornata, che prevedeva – come da scaletta ufficiale – gli interventi di: Federica Sacenti (SCF), Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania, avv. Adolfo Landi, i quali hanno portato alla platea i loro saluti istituzionali, indirizzando il dibattito successivo.

Alle loro parole sono seguiti gli interventi introduttivi di Anna Barbieri (DG Occupazione, Affari Sociali e Inclusione della Commissione Europea), Francesca Drago (SCT), Enrique Blanco (Project Manager EFVET); a cui si sono avvicendate le relazioni – moderate da Gabriela Rodriguez – dei professori Alberto Pellai, Carlo Dalmonego e Stefano Cainelli. Infine a terminare i lavori le conclusioni di Anna Butteroni – Agenzia Nazionale Erasmus Italia.

Tra i temi trattati dai relatori appena citati possiamo annoverare: il futuro della mobilità Erasmus e della Cooperazione, Benessere e Internazionalizzazione: bisogni e prospettiva globale, Orientamento al Benessere Emotivo e Mobilità Transnazionale: una diversa prospettiva per l’efficacia dell’internazionalizzazione; i disagi emergenti nel mondo giovanile: eziologia e sviluppo delle nuove patologie; l’ACT: un modello per la cura e per lo sviluppo integrale della persona; i confini del reale e il mondo virtuale nell’esperienza psichica degli adolescenti.

Nel pomeriggio e durante la giornata successiva del 6 dicembre, i lavori si sono spostati presso l’Hotel Nettuno, dove i partecipanti hanno avuto modo di partecipare ad un workshop su temi come la mobilità green, l’equità di genere e il valore formativo di queste esperienze.

Noi di Hashtag Sicilia abbiamo seguito l’evento – intervistando anche diverse personalità intervenute – potendo constatare come DO YOUR MOB si sia riconfermato come un’occasione unica per approfondire le dinamiche della mobilità internazionale, contribuendo a costruire un futuro sempre più inclusivo e sostenibile per i giovani europei.

- Pubblicità -