“Quando abbiamo letto della sentenza del consiglio di stato n.7098 del 12 agosto 2024 (sentenza che ha rigettato il ricorso in appello avanzato dalla famiglia di un alunno con disabilità che chiedeva, dopo una prima pronuncia sfavorevole emessa dal TAR Emilia- Romagna, il ripristino delle ore di assistenza all’autonomia e alla comunicazione quantificate dal GLO e arbitrariamente ridotte dal Comune, in forza delle presunte necessità finanziarie dell’ente), noi genitori di ragazzi con disabilità abbiamo avuto netta la convinzione che su trattava di una sentenza pericolosa poiché poteva mettere a serio rischio i diritti dei nostri figli studenti con disabilità!
Così è stato… in forza di questa sentenza molti comuni, tra cui quello di Catania , ha ritenuto legittimo TAGLIARE tout court il 15% dell’assistenza agli studenti con disabilità senza tenere conto che esistono sentenze della Corte Costituzionale, organo superiore al CdS, che sanciscono esattamente il principio contrario e cioè che “le risorse devono sempre essere rese disponibili in misura idonea e congruente a garantire i diritti e che in ogni caso la eventuale carenza di risorse non può ledere il nucleo irriducibile del diritto fondamentale all’inclusione scolastica”. Sentenze della Corte Costituzionale che hanno più volte ribadito di non condizionare il diritto allo studio degli studenti con disabilità alle previsioni di bilancio.
È chiaro che siamo in presenza ad una interpretazione distorsiva e di comodo della sentenza! Ciò che preoccupa fortemente è la visione politica di tutto ciò, la consapevolezza che manca, al di là delle risorse economiche, una reale volontà a considerare la PERSONA CON DISABILITA’ soggetto attivo e portatore di diritti inalienabili quali l’istruzione, la salute, l’accessibilità, il lavoro, la vita indipendente, l’assistenza. La scelta politica, perché di questo parliamo, di non tener conto che, operando tali tagli, a cui il Sindaco vorrebbe dare una valenza inclusiva e sociale, non solo ledono diritti acquisiti ma di fatto si impedisce alla persona la piena possibilità di realizzazione del suo percorso di vita! Ci arrendiamo? NOI siamo abituati alle battaglie e questa è solo una delle tante che affrontiamo, con tenacia, fermezza e perseveranza andiamo avanti per i nostri figli e per rendere questa società più giusta, più equa, più inclusiva”.
Presidente AFPD Catania Stefania Massimino