Riduzione dello spreco alimentare: CNA, Confartigianato e Casartigiani uniti a sostegno di incentivi per le Aziende

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In Italia nel 2022 sono state sprecate 8,2 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. Poco meno di tre quarti (il 72%, per la precisione) sono riconducibili alle famiglie e solo il 28% agli altri settori della filiera, il dato più basso tra i grandi Paesi europei secondo i dati Eurostat.

Proprio tra gli operatori della produzione, della lavorazione e della commercializzazione alimentare esistono già strategie concrete di ulteriore riduzione dello spreco alimentare. E su queste CNA, Confartigianato e Casartigiani concordano, come hanno spiegato nell’audizione congiunta tenuta di fronte ai componenti della nona commissione del Senato in relazione ai Ddl AS 972, AS 1145, AS 1167.

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Le confederazioni artigiane condividono l’intento di incoraggiare i comportamenti più virtuosi contenuti nei Ddl in discussione, in particolare attraverso l’incentivazione fiscale delle imprese a effettuare donazioni alimentari, incidendo sul regime Tari fino ad almeno il 15% della tariffa. Altrettanto positivamente è valutata la previsione di un credito d’imposta sull’Ires fino al 40% del valore contabile del cibo donato. Nel contempo, però, è importante che queste misure non prevedano sanzioni per gli operatori che vanno invece incoraggiati a proseguire quanto già di positivo fanno.

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