“Solo una Europa più integrata può giocare un ruolo determinante in un futuro di pace nel mondo.” Questo il messaggio centrale dell’intervento del Senatore Giacobbe a nome del parlamento italiano all’Assemblea parlamentare dell’Iniziativa Centro Europea (InCE), tenutasi a Tirana. Il Senatore ha rappresentato la delegazione italiana insieme al Presidente l’on. Salvatore Caiata e ai senatori Raffaele De Rosa ed Elena Murelli.
Nel suo discorso, il Senatore Giacobbe ha sottolineato l’importanza dell’integrazione europea in un contesto globale sempre più instabile. “Viviamo un momento difficile nel mondo e in Europa, e sento fortemente l’importanza di promuovere la comprensione umana,” ha affermato, ribadendo che il rispetto dello stato di diritto, dei diritti individuali e della territorialità nazionale è fondamentale per trovare soluzioni ai problemi attuali.
L’InCE, attiva da molti anni, ha ora l’opportunità di concretizzare il suo operato, secondo il Senatore. “Ucraina e Moldova stanno avanzando verso l’ingresso nella famiglia europea, e speriamo che altri Paesi possano unirsi presto, portando il numero totale a nove Paesi con lo status di candidati all’UE,” ha dichiarato. Giacobbe ha inoltre sottolineato l’urgenza di accelerare il processo di adesione all’Unione Europea: “Se l’integrazione viene ulteriormente ritardata, rischiamo di lasciare fuori una parte importante dell’Europa, un rischio che né i Paesi membri dell’UE né il mondo possono permettersi.”
Il Senatore ha esortato le delegazioni dei Paesi InCE a intensificare le loro attività future, ricordando che, in qualità di rappresentanti parlamentari, possono spesso superare gli ostacoli politici che frenano i governi. “Abbiamo una maggiore flessibilità rispetto ai nostri governi per superare differenze che spesso sono motivate da guadagni a breve termine, dannosi nel lungo periodo,” ha aggiunto.
Infine, Giacobbe ha annunciato che la Commissione economica dell’InCE si riunirà a Matera all’inizio del prossimo anno, con l’obiettivo di discutere il contributo alla ricostruzione dell’Ucraina post-bellica e promuovere un approccio positivo per azioni concrete. Ha inoltre auspicato che le negoziazioni tra l’UE e l’Albania per il primo cluster di criteri possano iniziare presto, aprendo la strada a una piena integrazione del Paese balcanico.