Ast: sindacati, “Disservizi, itinerari incompleti o non effettuati nelle tratte esternalizzate”

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“Quello che sta accadendo con il trasporto pubblico extraurbano è scandaloso. L’azienda siciliana trasporti ha comunicato, anche nel corso dell’incontro sindacale dell’altro ieri, 19 settembre, di essere pronta in pochi giorni a garantire i servizi. La regione invece, con propri atti impositivi, non solo ha affidato ai privati intere tratte della Sicilia, ma ha altresì valutato di estendere l’affidamento fino a marzo 2025. Ci chiediamo il perché di tutto ciò. Sarebbe stato più opportuno fare atti impositivi nei confronti di soggetti terzi, al fine di consentire alla società di proprietà regionale di avere i mezzi idonei a svolgere i propri servizi d’istituto”. Lo scrivono in una nota la Filt Cgil Sicilia con il segretario generale Alessandro Grasso, la Fit Cisl Sicilia con il segretario generale Dionisio Giordano, la Uil trasporti Sicilia con la segretaria generale Katia di Cristina e l’Ugl autoferro con il segretario regionale Giuseppe Scannella.

I sindacati denunciano che “oggi i servizi affidati a terzi hanno registrato inadempienze, disservizi, itinerari non completati ed alcuni addirittura non effettuati, in tutta la Sicilia”.

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E aggiungono: “Ci risulta che in queste ore, l’Ast abbia manifestato la propria disponibilità a effettuare i servizi che i privati non riescono a garantire, riprendendosi quindi i propri servizi, e che la regione con apposita disposizione le abbia ‘chiuso la porta’”. Di fronte a questa “illogicità”, nell’attesa che Ast completi le procedure già avviate per adeguare il proprio parco mezzi alle esigenze di servizio, secondo i sindacati “ci si sarebbe aspettato un intervento impositivo con spirito di collaborazione in direzione della partecipata regionale. Invece così si crea ulteriore confusione,” sostengono i sindacati, “senza peraltro risolvere il problema del trasporto degli studenti. Ci chiediamo a questo punto quali manovre ci siano dietro,” sottolineano gli esponenti sindacali, “e chiediamo chiarezza al governo regionale. Lo faremo già nel corso dell’incontro che si terrà il 25 settembre con l’assessore regionale all’economia e se questa chiarezza non ci sarà,” concludono, “riprenderemo la mobilitazione.”

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