Polizia: mercoledì 31 presidi di protesta di Silp Cgil e Fp Cgil Sicilia davanti a tutte le Prefetture dell’Isola

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Palermo, 29 luglio – Mercoledì 31 luglio, su iniziativa di Fp Cgil e Silp Cgil regionali, si terranno, a partire dalle 10, presidi di lavoratori della Polizia davanti a tutte le prefetture della Sicilia. La mobilitazione, con iniziative in tutto il Paese, è per sollecitare il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. “Nonostante le continue proteste degli ultimi mesi e le critiche sollevate anche dai sindacati dei militari,” scrivono in una nota Gaetano Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil Sicilia (che rappresenta la polizia penitenziaria) e il segretario generale della Silp Cgil regionale Marco Algeri, “il Governo continua a mostrare un totale immobilismo nel rinnovo del contratto per le forze di polizia e per le forze armate. Gli incontri finora svolti non hanno portato a niente. È evidente che l’attuale Esecutivo non ha la volontà di rispondere concretamente alle legittime richieste dei lavoratori del settore della sicurezza e della difesa.”

Silp e Fp chiedono con il rinnovo contrattuale salario equo, diritti tutelati, previdenza protetta, tutela della salute e della sicurezza sul lavoro “per la dignità di ogni operatore.”

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Nel dettaglio, queste le richieste: la garanzia di stanziamenti adeguati per un contratto che permetta il recupero del potere d’acquisto per le donne e gli uomini in divisa; un piano straordinario di assunzioni per aumentare gli organici del personale operante nei molteplici servizi di sicurezza svolti dalle forze di polizia e militari; il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita per contrastare il preoccupante fenomeno dei suicidi tra i lavoratori; la garanzia di una pensione dignitosa e l’attivazione della previdenza complementare.

“Il Governo si vanta e si dichiara vicino alle forze dell’ordine e alle forze armate,” affermano Agliozzo e Algeri, “ma dimostra di essere sordo alle legittime richieste avanzate dai lavoratori. Chiediamo una svolta con risposte adeguate alle legittime rivendicazioni avanzate, che i presidi di mercoledì intendono evidenziare anche di fronte all’opinione pubblica.”

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