Palermo, 16 luglio. Il Silp Cgil Sicilia, con il segretario generale Marco Algeri, lancia un allarme sul “possibile aumento dei reati predatori e legati allo spaccio di droga, in conseguenza della crescita del disagio sociale”. Nei giorni scorsi la denuncia della Cgil Sicilia su 100 mila famiglie rimaste senza sussidio con la fine del reddito di cittadinanza e sull’aumento della povertà. Algeri ricorda che “dalle intercettazioni telefoniche, di qualche anno addietro, è emerso chiaramente che grazie al reddito di cittadinanza anche i boss di Porta Nuova avrebbero fatto fatica a trovare ‘picciuttieddi’, ovvero quella bassa manovalanza da utilizzare per lo spaccio di droga e per altre attività illecite”. Da qui l’allarme del Silp per le carenze di organico nella Polizia, “un problema – osserva Algeri – che non può essere sottovalutato da chi ha responsabilità di governo”. “Poliziotte e poliziotti – afferma il segretario del sindacato dei lavoratori della Polizia – saranno ancora una volta chiamati a fare da cuscinetto e a farsi carico delle conseguenze della mancanza di politiche di sviluppo, di occupazione e di welfare nella nostra isola. Ritengo sia inevitabile – aggiunge – che chi deve dare da mangiare alla propria famiglia, non trovando nessun aiuto nello Stato e nessuna via da potere seguire per rimanere nel solco della legalità, finisca per dedicarsi ad attività illecite”. Algeri conclude sottolineando che “le poliziotte e i poliziotti siciliani, come sempre, daranno il massimo per garantire la sicurezza dei cittadini, ma la situazione deve essere affrontata da chi ha responsabilità istituzionali, sia nei termini delle politiche di sviluppo che in quelli del rafforzamento degli organici della Polizia”.
Sicurezza, Algeri (Silp Sicilia): “Possibile aumento dei reati col crescere del disagio sociale”
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