Butera, o “Vutera” in Siciliano, è il tredicesimo paesino in cui ci siamo recati per la nostra rubrica “Appunti di Viaggio”, un format che propone un tour nei borghi più caratteristici della Sicilia, grazie al quale vi portiamo a conoscerne le peculiarità, le eccellenze e i tratti distintivi; anche con interviste sul campo.
La location scelta per questa puntata è un piccolo borgo di circa 4000 abitanti, ma che si estende lungo un territorio vastissimo, a cui fa capo un’area di circa 300 kilometri quadrati!
Il vero e proprio centro abitato di Butera si trova invece appollaiato su uno sperone roccioso a quattrocento metri di altezza, in una posizione ottimale per avere la visuale sulle vallate dei dintorni.
È l’unico paese, oltre Gela, ad essere bagnato dal Mar Mediterraneo. Lungo la costa sono presenti due frazioni marine: Maria di Butera e Falconara. Quest’ultima è impreziosita da un castello risalente al XV secolo, che tra l’altro è anche l’unico tra i manieri della provincia di Caltanissetta affacciato sul mare.
Cenni storici
Le sue origini risalgono alla preistoria: tracce di insediamenti sicani risalenti all’età del bronzo sono venuti alla luce nella parte alta del costone roccioso.
Nel VI secolo, la cittadina sicana fu abbandonata. Successivamente venne ricostruita durante il periodo di Timoleonte, ma rimase sempre un piccolo villaggio abitato da agricoltori.
Nel 845 Butera fu teatro di una memorabile battaglia tra arabi e bizantini decisiva per il controllo dell’Isola. Fu anche l’ultima roccaforte dei saraceni espugnata nel 1089 dalle truppe normanne guidate dal Granconte Ruggero. Elevata a contea, fu uno dei maggiori stati normanni; nel 1563 divenne la prima terra ad essere eletta a principato.
Le attrattive di Butera
Da vedere il castello arabo-normanno risalente all’XI secolo, la Necropoli di Piano della Fiera e le numerose chiese. Tra queste citiamo il Santuario di San Rocco (Patrono della città), la Chiesa Maria S.S.Delle Grazie e la Chiesa Madre di San Tommaso Apostolo. Quest’ultima conserva al suo interno un notevole patrimonio artistico, tra cui una pala del seicento rappresentante la Madonna con i Santi Francesco e Margherita.
Dal Belvedere, situato accanto al castello, si può ammirare di giorno il Golfo di Gela e quello che da Licata arriva sino alla città dei templi. La sera, invece, si vedono le luci di Mazzarino, S.Cono, Niscemi, Caltagirone, etc.
Ha una enogastronomia di straordinario interesse: primi piatti conditi con carne al sugo di maiale, con finocchietto selvatico e con verdure di stagione, secondi a base di carne e pesce alla brace e dolci a base di mandorle, arancia e cannella, moscardini e biscotti con i fichi.
Da gustare la pasta con il miele, un piatto di origine araba che viene consumato in diversi momenti dell’anno: in occasione della festa di S.Giuseppe, del Venerdì Santo ed, eccezionalmente, il 16 agosto, quando si celebra la festa del Patrono e arrivano in paese molti emigrati.
Per conoscere, vedere e approfondire tutte queste bellezze a cui abbiamo solo fatto cenno, e per scoprire il paese di Butera anche attraverso le parole e le testimonianze di chi lo vive, vi rimandiamo al nostro appuntamento video di questa sera della rubrica “Appunti di Viaggio”. Potete sintonizzarvi a partire dalle ore 20.00 con la nostra prima visione trasmessa sulla nostra pagina Facebook, sul nostro canale Youtube, e sui nostri altri canali social. Non mancate!