Catania. Servizio idrico integrato, sindacati preoccupati per il trasferimento di servizio di 600 lavoratori

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Il silenzio della società SIE SpA preoccupa i sindacati catanesi che, nonostante le richieste formali, non hanno ancora ricevuto i documenti necessari al passaggio dei 600 lavoratori catanesi da trasferire presso il servizio idrico integrato.

Con una nota firmata dalle segreterie  di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UGL CHIMICI e UILTEC UIL, è stata sottolineata la necessità di conoscere documenti che i sindacati definiscono “fondamentali”, quali l’elenco definitivo degli attuali gestori che dovranno trasferire il servizio, con il dettaglio del personale attualmente impiegato sotto qualsiasi forma contrattuale e delle mansioni ricoperte; il modello organizzativo di SIE, con il dettaglio delle figure professionali da impiegare; l’attuale struttura organizzativa, quella del periodo transitorio a 12, 24 e 48 mesi; e quella che sarà a regime dopo i 48 mesi; infine, sono stati chiesti i criteri previsti per il trasferimento del personale e garanzie per le professionalità esistenti ad oggi.

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“Senza queste informazioni non potrà esserci alcun trasferimento dei dipendenti. La mediazione sindacale è necessaria – spiegano i segretari generali delle quattro sigle- soprattutto se si pensa di concluderla entro l’anno in corso. In ballo c’è la gestione del servizio idrico integrato, ovvero del servizio pubblico di fornitura idrica, domestica e per altri usi e il destino lavorativo di seicento tra lavoratrici e lavoratori. Perdere altro tempo serve solo a danneggiare la collettività”.

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