L’inflazione nel mese di aprile torna a frenare. L’Istat rileva un +0,8% contro il +1,2% di marzo dell’indice generale. Rallenta sensibilmente al +2,3% (contro il +2,6% precedente) anche l’andamento del cosiddetto “carrello della spesa”, i prezzi dei beni alimentari e per la cura della casa e della persona.
“Questi dati dimostrano come la principale minaccia, in Italia come in Europa, non sia più costituita dall’inflazione galoppante ma dalla sostanziale stagnazione economica”, commenta la CNA.
“È ormai improrogabile, quindi, una inversione di tendenza della Banca centrale europea. La Bce – sottolinea la Confederazione – deve avviare un percorso di discesa dei tassi, oltre che immediato, robusto e non episodico. Una discesa alla quale deve seguire un comportamento coerente delle banche italiane che porti a un rapido ed effettivo allentamento delle condizioni per l’erogazione del credito alle famiglie e alle imprese. Solo così – conclude la CNA – potranno ripartire decisamente investimenti e consumi”.