Ex Blutec Termini Imerese: i dubbi dei sindacati Cgil Sicilia e Fiom sugli ultimi sviluppi della vicenda

APERTURA-HASHTAG-SICILIA-NEWS-NOTIZIE-GIORNALE-ONLINE-OGGI-NOTIZIA-DEL-GIORNO-REDAZIONE - EX BLUTEC - TERMINI IMERESE - Ugl Metalmeccanici Sicilia - ANGELO MAZZEO
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Palermo, 2 maggio- “Sarebbe paradossale un nuovo stop all’assegnazione dell’area ex Fiat di Termini Imerese. La Regione convochi subito una task force per vedere come intervenire in caso di possibili deliberazioni del Tar di sospensione delle procedure in corso. Ne va della sorte di 560 lavoratori diretti e 200 dell’indotto che da novembre si troverebbero senza reddito”. Lo dicono il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino e Roberto Mastrosimone, responsabile Fiom per la vertenza Blutec, appresa la notizia del ricorso al Tar del Lazio sull’assegnazione al gruppo Pelligra dell’area ex Fiat in Sicilia. “Un rallentamento o uno stop delle procedure con nuova gara- affermano Mannino e Mastrosimone- trascinerebbe ancora una vicenda dalla durata ventennale, sottraendo certezze al territorio e ai lavoratori. A novembre scadrà l’amministrazione giudiziaria- continuano Mannino e Mastrosimone- e c’è intanto da capire subito quale sarebbe la sorte dei lavoratori in ammortizzatori sociali alcuni, altri in attesa di prepensionamento, se ci saranno ulteriori proroghe o meno”. I lavoratori e l’intera area- osserva i due esponenti sindacali- vivono un clima di incertezza ormai da troppi anni e una vertenza che poteva diventare emblematica di reindustrializzazione possibile, rischia di diventare emblematica invece del fallimento delle politiche industriali regionali e nazionali e della desertificazione industriale della Sicilia. Il governo regionale- concludono Mannino e Mastrosimone- intervenga tempestivamente per dare il segno ai lavoratori che non sono soli”.

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