Sembra ieri, quando con un gruppo di giovani di bella speranza con un futuro tutto ancora da scrivere e le idee molto chiare su come costruirlo, tre anni dopo Saint Nicolas (allora Montegnée), aprimmo il terzo circolo dell’USEF in Belgio a La Louviere. Il secondo era stato quello dell’USEF di Wasmes.
Da allora, l’attività di quel circolo sotto la direzione di Salvatore Arnone collaborato da una commissione attiva e volenterosa, non si è mai fermata, anzi si è sempre più incrementata.
Attivi ed attenti alle problematiche dell’emigrazione ed alle necessità della numerosissima comunità presente su quel territorio punteggiato di miniere di carbone, fin da sempre parteciparono in quegli organismi di rappresentanza, luoghi dove parlare ed elaborare soluzioni ai tanti problemi della comunità.
Presenti quindi nei Comitati Consolari (CO.CO) prima e nei COM.IT.ES dopo.
L’integrazione dei dirigenti dell’USEF di La Louviere non si ferma certo qui. Assertori dell’integrazione, si sono impegnati anche nelle lotte locali e nelle istituzioni di rappresentanza quali la commissione di sicurezza sul lavoro, il consiglio di fabbrica, il consiglio comunale.
Da queste posizioni hanno potuto difendere al meglio gli interessi ed i diritti dei nostri emigrati.
Ciò non basta però a descrivere l’azione dell’USEF di La Louviere e dei suoi dirigenti. Utilizzando la legge regionale 55/80 in stretta collaborazione con la direzione generale di Palermo, hanno avuto modo di offrire alle numerose comunità dimoranti sul loro territorio, soggiorni estivi per ragazzini ed adolescenti, turismi sociali ed attività culturali di vario genere e di vario livello.
Attività culturali continuate anche dopo che dalla regione non arrivarono più contributi per cui in collaborazione con l’USEF di Saint Nicolas e l’Associazione Castronovo-USEF, pur di continuare, hanno affrontato le spese a carico delle associazioni.
Oltre alle attività fin qui accennate, l’USEF di La Louviere ha saputo intrecciare ottimi rapporti con l’amministrazione comunale, non solo collaborando con la stessa, ma anche entrando in consiglio comunale ed organizzando e gestendo gemellaggi tra Aragona e La Louviere, Casteltermini e Chatelet, Santa Elisabetta e Chapelle-Lez-Herlaimond. All’ingresso di Aragona c’è una statua donata dalla FILEF di La Louviere al comune, che rappresenta il lavoratore che più di tutti ha sacrificato la propria vita al lavoro offrendo ottimo livello di vita alla propria famiglia e sviluppo economico al paese ospitante. Sto parlando della statua di un minatore, a perenne ricordo di tutti gli italiani che hanno sacrificato la loro salute e spesso anche la loro vita all’interno delle miniere del Borinage. Emblematica testimonianza di tanti sacrifici rimane la tragedia di Boi de Gazier, meglio conosciuta come Marcinelle, quando ben 262 persone persero la vita. 132 erano italiani.
Questa è l’organizzazione che il 13 aprile ha festeggiato i suoi primi quaranta anni di attività.
Una serata che ha visto la presenza di oltre trecento persone oltre alle autorità locali, persone che hanno fatto risuonare di applausi la grande sala, quando è comparsa la grande torta divisa in nove torte dove su ognuna di esse faceva bella mostra di sé lo stemma della città alla quale si riferiva.
Una serata animata da un bravissimo gruppo folkloristico, che ha infiammato la sala.
A noi, impossibilitati ad essere presenti, nostro malgrado, non resta che complimentarci con la commissione dirigente attuale presieduta da Vincenzo Arnone e con tutte le commissioni che si sono susseguite nel tempo, per il grande lavoro fatto, per la passione che ci hanno messo e per l’entusiasmo con il quale portano avanti l’associazione della quale siamo tutti orgogliosi. GRAZIE RAGAZZI LUNGA VITA ANCOTRA ALL’USEF DI LA LOUVIERE.