10° evento di dialogo tra le forze cooperative del territorio
Nella mattinata di mercoledì 20 marzo 2024, presso la suggestiva location del Marina Convention Center di Palermo, si è concluso il fitto ciclo di assemblee del mondo della Cooperazione siciliano.
Dopo aver riunito ogni sede territoriale delle nove provincie nell’arco di soli 15 giorni – si è partiti dal 23 febbraio con Messina, per poi proseguire con Catania (che noi di Hashtag Sicilia vi abbiamo raccontato nel dettaglio), Siracusa, Trapani, Palermo, Ragusa, Enna, Caltanissetta fino ad arrivare al 7 marzo con Agrigento – ecco che Confcooperative ha chiuso questa sua serie di incontri proprio con l’Assemblea Regionale a meno di un mese dal primo incontro.
I momenti salienti dell’Assemblea regionale
I relatori principali dell’evento sono stati diversi, nell’ordine: Gaetano Mancini, Presidente di Confcooperative Sicilia; Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo; Paolo Amenta, Presidente dell’Anci Sicilia; Edy Tamajo, Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana; e Maurizio Gardini Presidente Nazionale di Confcooperative. A moderare l’incontro e a far avvicendare gli interventi è stato Adolfo Landi, presidente di Confcooperative Sanità Sicilia.
Ad aprire i lavori è stata la relazione introduttiva di Gaetano Mancini – riconfermato in giornata alla presidenza dell’articolazione regionale di Confcooperative con il 97% dei voti (653 preferenze sulle 673 totali) – con la quale si è tracciato il punto sul quadriennio appena trascorso, e al tempo stesso si sono definiti gli indirizzi e i propositi per gli anni a venire. Nella prima parte di questo suo excursus tra passato, presente e futuro Mancini ha accennato alle criticità che si sono presentate dal 2020 al 2024, tra le quali il Covid-19, l’aumento delle tensioni internazionali, l’incremento esponenziale dei costi energetici e delle materie prime e la forte inflazione; facendo però presente come, nonostante tutto ciò, la cooperative siciliane siano andate avanti con lo spirito che le caratterizza.
Poi ha tracciato il quadro della situazione attuale del mondo cooperativo della regione, che allo stato attuale annovera circa 49mila soci, dà lavoro ad oltre 35mila persone, e realizza un giro di affari che supera 1milardo e 200milioni di euro. Inoltre ha sottolineato come il 56% degli occupati (ovvero la maggioranza), il 33% dei soci e il 35% dei presidenti dei c.d.a sia composto da donne, e come ciò rappresenta un segno di grande modernità e parità di genere. Definito il presente le priorità e le idee per il futuro sono risultate chiare: bisogna puntare a sviluppare l’alta velocità in Sicilia per ridurre i tempi di percorrenza da una provincia all’altra, migliorare la gestione delle acquee, e reinterpretare in chiave moderna la vocazione delle cooperative al servizio della comunità (come chiarito anche ai nostri microfoni).
L’Assemblea territoriale è proseguita con la proiezione di un video in grado di mostrare il mondo cooperativo a 360° e in tutte le sue diverse articolazioni; e poi si è ceduta la parola al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il quale ha concordato con la necessità di creare una progettualità strutturata verso il futuro e di instaurare un sano dialogo tra le parti in gioco, come comuni, regione e realtà cooperative. Inoltre ha ricordato come spesso si tenda a pensare che i siciliani siano dei grandi “solisti”, più individualisti e spesso disinteressati al lavoro di squadra; ma ciò non avviene ad esempio nel mondo cooperativo, che fornisce un esempio virtuoso di una visione e un lavoro collettivi.
Successivamente ha preso la parola il presidente dell’Anci Sicilia Paolo Amenta, il quale ha ricordato come il modello 328 per la spesa non funzioni e come sia inaccettabile che si verifichi un ritardo di 5 anni nella progettualità appunto della spesa. Per risolvere il problema del ritardo di afflusso di fondi alle cooperative propone un modello di dialogo che instauri fiducia reciproca tra comuni ed il terzo settore, anche perchè sono delle realtà correlate in quanto il dissesto dei comuni si trascina nel dissesto del terzo settore; e andrebbe fatto un cambiamento quasi culturale in cui si portino avanti degli accordi concreti tra questi due attori, che poi vanno consegnati alla classe politica. Infine ha lanciato una domanda provocatoria: come è possibile portare avanti la misura “dopo di noi” – pensata per garantire un supporto alle persone con disabilità – se non riusciamo neanche a gestire il durante noi e sfruttare i fondi e le opportunità che arrivano alla Sicilia?!
Dopo questo intervento è seguito quello dell’Assessore Edy Tamajo, il quale ha ribadito il suo impegno per finalizzare la risoluzione della questione dell’Irca – realtà in grado di gestire il credito che la regione mette a disposizione delle Cooperative, e velocizzare le procedure di erogazione; creato dall’unificazione della vecchia Crias e dell’Ircac – e dei CAT – Centri di Assistenza Tecnica; e di come abbia in cantiere la misura “più coopertive” per fornire risposte a 365° alle esigenze del mondo della cooperazione. Inoltre ha ribadito come spesso “si muore più per crediti che per debiti”, sotto-intendendo la necessità di creare un tavolo di dialogo pacifico tra le parti in causa per velocizzare le operazioni che le coinvolgono.
Dopo questo intervento si sono avvicendati in fase di dibattito i diversi interventi di alcuni cooperatori appartenenti ai settori più disparati e si è proceduto ai vari adempimenti assembleari. Successivamente a chiudere l’assemblea è stato l’intervento del Presidente Nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini. Le sue conclusioni si sono sviluppate su diversi punti:
– Per prima di tutto ha espresso soddisfazione per l’azione del governo nel cancellare 25mila cooperative inattive per preservare l’integrità del movimento cooperativo.
– In merito alla questione del cambiamento climatico e dell’agricoltura si è rivelato del tutto critico nei confronti di un ambientalismo ideologico e di alcune recenti politiche europee (Pac) che non tengono conto delle necessità e delle caratteristiche dei protagonisti del settore agricolo; ma al tempo stesso ha convenuto con la necessità di agire per contrastare i cambiamenti climatici
– Mercati esteri e competitività: ha richiama l’attenzione sulla penetrazione nei mercati esteri come chiave per la competitività, annunciando investimenti e azioni concrete per supportare le cooperative vitivinicole
– Collaborazione e azione: sottolinea l’importanza di agire concretamente e collaborare per affrontare le sfide e garantire il successo delle cooperative sul mercato globale.
Inoltre il presidente Gardini ha chiarito le priorità del mondo Cooperativo anche ai nostri microfoni