«Siracusa sempre più città universitaria»: una frase dell’intervento del rettore dell’ateneo di Catania, Francesco Priolo, è diventato il claim di una giornata speciale per Siracusa e per il suo rilancio culturale. Ieri, infatti, è stata riconsegnata alla città la sede universitaria dello storico Palazzo Impellizzeri, finito di restaurare e che presto sarà completato con gli arredi, e sono stati presentati due nuovi corsi di laurea frutto della collaborazione con l’università di Catania: uno in Infermieristica e uno in Progettazione e gestione del turismo culturale, che prenderanno il via a partire dall’anno accademico 2024-25.
La mattinata è iniziata con un sopralluogo nella villa di via Necropoli Grotticelle che l’infermiera Christiane Reimann donò al comune di Siracusa e che, nel rispetto delle volontà testamentarie, ospiterà appunto, il corso di Infermieristica. Poi il trasferimento a Palazzo Impellizzeri per una conferenza stampa che è servita anche a fare il punto sull’offerta universitaria in città, alla quale, oltre al rettore, hanno partecipato il sindaco, Francesco Italia, l’assessore alla Cultura e all’Università del Comune, Fabio Granata, il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, la direttrice del dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Tecnologie Avanzate, Antonella Agodi. e la direttrice del dipartimento di Scienze umanistiche Marina Paino.
«Da ieri Siracusa è ancor di più città universitaria – ha detto il rettore Priolo –, il terzo polo consolidato di quel Siciliae Studium Generale che ambisce ad essere nuovamente, come alle sue origini, l’università di Catania. Dal giugno 2020, quando abbiamo sottoscritto l’accordo con il comune di Siracusa, abbiamo investito oltre dieci milioni sulle strutture edilizie e potenziato l’offerta formativa. Stiamo ristrutturando la caserma Abela, che ospita i corsi di Architettura, stiamo per consegnare Palazzo Impellizzeri ristrutturato, e abbiamo già restituito Palazzo Chiaramonte dove ha ripreso pienamente le attività la prestigiosa Scuola di Archeologia. Adesso, grazie al protocollo di intesa con l’Asp e a una rinnovata collaborazione con il Comune – ha concluso il rettore Priolo – faremo partire un corso di laurea in Infermieristica con cento posti disponibili e presto partirà anche un corso in Gestione del turismo culturale. È il segno concreto che l’università di Catania a Siracusa vuole restare e vuole crescere».
«Già nel 2018 – ha affermato il sindaco Italia – dissi che avrei voluto un rapporto più forte con l’università di Catania e adesso lo stiamo dimostrando con i fatti, con investimenti nell’edilizia e con l’avvio di altri due corsi di laurea che, e penso soprattutto a Infermieristica, metteranno nel mercato del lavoro professioni di cui il territorio ha grande bisogno. Trovo inoltre straordinaria la collaborazione con l’Asp. Trasformando in realtà il sogno di Christiane Reimann, abbiamo chiuso il cerchio di questo bell’esempio di vita e amministrativa e di collaborazione tra le istituzioni. Ieri possiamo guardare negli occhi i giovani dicendogli di cominciare a fidarsi un po’ più di noi politici perché sappiamo mantenere le promesse. Un giorno di gioia che sono felice di condividere con tutti voi».
«L’avvio del corso di laurea è un evento formativo importante – ha detto il commissario straordinario dell’Asp Caltagirone – ed è un evento storico che interviene sulla attuale carenza di infermieri e anticipa una possibile crisi nella categoria nell’immediato futuro, considerato che l’età media a livello nazionale è di 58 anni. Nel territorio siracusano il fabbisogno di personale infermieristico cresce per colmare anche i tanti nuovi servizi sanitari (grazie ai fondi del PNRR, dalle Centrali operative territoriali che partiranno il 31 marzo) le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità, ponendo le condizioni per offrire ulteriori possibilità di cura con una sanità più vicina ai pazienti. Il protocollo d’intesa che abbiamo firmato giovedì scorso con il magnifico rettore ha creato le condizioni per la formazione dei primi cento professionisti dell’area infermieristica per il prossimo triennio e di tanti altri in futuro. Sono felice per questa iniziativa che, sono convinto, andrà incontro alle esigenze di questa comunità e della sanità locale».
«Grazie allo sforzo e al progetto che sin dal 2020 – ha detto l’assessore Granata – portiamo avanti con il rettore Priolo e con tutta l’università di Catania, la città si riappropria di uno spazio culturale importante come Palazzo Impellizzeri. Un risultato al quale l’ateneo ha contribuito in maniera determinante e al quale si aggiungono due nuovi corsi di laurea che aumenteranno il numero degli studenti in città. Insomma, gradualmente Siracusa, grazie anche alla presenza di Architettura e della Scuola speciale di archeologia, si sta avvicinando a standard universitari consoni. L’università non solo un fatto economico e occupazionale, è un fatto vitale per la città che così torna a essere vissuta dai giovani e questo significa vivacità e circolazione idee e cultura».
Numerosa la presenza dell’università di Catania alla conferenza stampa, con il direttore generale Corrado Spinella, il presidente della Struttura didattica speciale Fausto Carmelo Nigrelli, il presidente del corso di laurea in Infermieristica Antonio Biondi, il direttore del dipartimento di Ingegneria civile e architettura Matteo Ignaccolo, il delegato del rettore alla Didattica Alberto Fichera.
Antonella Agodi, presentando il corso di laurea in Infermieristica, ha sottolineato che sono stati tenuti in conto «i bisogni di salute e assistenziali espressi dal territorio. La professione infermieristica è un po’ l’anello di congiunzione con tutte le discipline mediche e chirurgiche, per questo oltre alla formazione in aula andranno svolte attività formative nei luoghi di cura e di prevenzione in accordo con l’Asp e in coordinamento con la sede di Catania. L’obiettivo è quello di avere un offerta sempre più ampia e ricca».
Un accenno, in vista di approfondimenti futuri è stato fatto da Marina Paino, al corso in Gestione del turismo culturale. «Sfruttiamo, ha detto, questo momento di potenziamento della sede siracusana che, siamo certi, potrà avere un forte richiamo anche per molti giovani indecisi sulla scelta universitaria, con caratteristiche fortemente professionalizzanti».
In coerenza con il Piano Strategico dell’Università di Catania 2022-26, il nuovo corso di laurea triennale a numero programmato in Infermieristica accoglierà 100 studenti l’anno e ambisce a soddisfare le richieste legate alla salute dei residenti nel territorio, così come espresse da più parti, ampliando in maniera vantaggiosa l’offerta formativa nel capoluogo siracusano.
Nel corso degli anni sono state perciò condotte interlocuzioni con l’Asp, concretizzatesi con un Accordo attuativo, in applicazione del Protocollo d’Intesa tra la Regione siciliana e l’Ateneo catanese, anche per ovviare – in prospettiva – al problema del sottodimensionamento del personale infermieristico attualmente in servizio. Il corso quindi viene incontro alle concrete esigenze economiche, culturali, sociali e di salute del territorio circostante. L’Asp, secondo il Piano della Performance Triennio 2022-2024, deve infatti rispondere ai bisogni di salute di un bacino di utenza costituito da circa 400.000 abitanti, distribuiti su un territorio di 2.190 km² che comprende 21 Comuni, divisi in 4 distretti sanitari. Il 60% dell’attività è rappresentata dall’assistenza ospedaliera, mentre il 10% da quella territoriale.
Le attività formative di Infermieristica a Siracusa si terranno prevalentemente a Villa Reimann, struttura messa a disposizione dal Comune di Siracusa e dotata di un auditorium da un centinaio di posti per lo svolgimento delle lezioni e altre attività in spazi appropriati da destinare allo studio e le attività amministrative, e di un’ampia area verde con parco. Sono previste più esperienze di tirocinio nei contesti in cui lo studente può sperimentare le conoscenze e le tecniche apprese, con graduale assunzione di autonomia e responsabilità.