Mestieri smarriti nel dedalo normativo: il racconto del convegno di Palermo sul V Rapporto dell'Osservatorio CNA

APERTURA-HASHTAG-SICILIA-NEWS-NOTIZIE-GIORNALE-ONLINE-OGGI-NOTIZIA-DEL-GIORNO-REDAZIONE - CNA - MESTIERI - STATO REGIONI - PALERMO
- Pubblicità -

L’altro ieri a Palermo, presso la Sala Piersanti Mattarella dell’ARS – Assemblea Regionale Siciliana, si è tenuto l’incontro promosso dalla CNA regionale per illustrare il V Rapporto esitato dall’Osservatorio nazionale della Confederazione denominato “Alla Ricerca dei Mestieri Smarriti nel Dedalo dei Rapporti Stato-Regioni”.

- Pubblicità -

L’evento, voluto fortemente dal segretario regionale Piero Giglione, è stato aperto dai saluti del presidente regionale Nello Battiato, del vice presidente nazionale Giuseppe Cascone e del segretario provinciale della CNA di Palermo Giuseppe Glorioso.

Il segretario provinciale della CNA di Palermo, durante il suo indirizzo di saluto, ha fatto un breve excursus sull’artigianato dell’isola, e in particolare sulle produzioni artigianali artistiche, ricordando a questo proposito ciò che hanno rappresentato la lavorazione del corallo a Trapani, della pietra lavica e della ceramica a Catania, del papiro e del travertino a Siracusa e a Ragusa, del mosaico a Palermo; nonché il contributo dato da tutti gli artigiani siciliani al barocco e allo stile liberty.

Sono seguiti gli interventi di Francesco Cuccia, funzionario della CNA siciliana, di Marco Capozzi, responsabile del dipartimento relazioni istituzionali e affari legislativi e di Fabio Bezzi, direttore della divisione sindacale e associativa di CNA nazionale.

Cuccia nel suo intervento si è soffermato soprattutto sulla parte del report più immediatamente legato alla Sicilia, portando come caso emblematico ciò che succede ad alcune attività del territorio, e chiedendo che le norme relative ai percorsi formativi per l’accesso alla professione di autoriparatori ed estetiste siano applicate nel medesimo modo da tutte le istituzioni dell’isola, superando le differenze attuali.

Marco Capozzi, oltre a spaziare su tutte le parti del V Rapporto sulla burocrazia elaborato dal centro studi della CNA – mettendo l’accento sulle differenze oggi esistenti tra una Regione e l’altra in materia di titoli professionali richiesti per l’accesso alla professione e di procedure riguardanti l’avvio delle attività di impresa -, ha auspicato un confronto con i decisori politici per formulare insieme possibili soluzioni ai problemi concreti dando così, nel contempo, quelle risposte in materia di semplificazione delle procedure da tanto tempo attese da parte di artigiani e piccoli imprenditori.

Bezzi ha ricordato i danni che provocano alle imprese l’eccessiva produzione legislativa e una cattiva burocrazia: aspetti che spesso, anziché agevolare l’attività di impresa, la ostacolano.

Significativo il contributo dato all’incontro dal professore Giuseppe Verde, ordinario di diritto costituzionale dell’Università di Palermo, il quale, oltre ad aver affermato che è auspicabile il desiderio di semplificazione normativa espresso da tanti artigiani e piccole imprese (e che contestualmente occorre avere dei principi che valgono su tutto il territorio nazionale), ha dato la sua disponibilità a contribuire a sciogliere i tanti nodi burocratici che mortificano le aspettative di chi vuole fare impresa.

Prima degli interventi degli onorevoli Edy Tamaio e Gaspare Vitrano, rispettivamente assessore regionale e presidente della commissione attività produttive, è stato illustrato da Giuseppe Orlando, presidente della CNA di Trapani, il percorso attraverso il quale si è giunti alla scelta da parte dell’Ateneo palermitano di istituire nella città che nel 1535 Carlo V considerava come “la chiave del regno“, e che ha per stemma una leggendaria falce, un corso di “Laurea di Scienze Alimentari”. Questo percorso di studi è stato pensato con lo scopo di stimolare i giovani a restare nella propria terra ed assecondare il desiderio di crescita di un’agricoltura basata sulla coltivazione della vite e dell’olivo e nella produzione di vini e oli di notevole pregio.

Particolarmente apprezzato l’intervento del rettore dell’Università Massimo Midiri, il quale ha esordito dicendo “sono particolarmente contento di partecipare a questo evento perché ho ascoltato dei ragionamenti che sono parte integrante del mio programma elettorale“. Ha proseguito ricordando che purtroppo la Sicilia occupa l’ultimo posto della graduatoria italiana per numero di laureati, e che esistono numerose difficoltà nel percorso che conduce a conseguire delle lauree ricche di competenza e in grado di favorire l’accesso nel mondo del lavoro. Infine ha insistito sul valore della collaborazione e sulla necessità che università, politica e imprenditori lavorino in sinergia.

L’assessore alle attività produttive Edy Tamaio, oltre a ricordare l’impegno del suo assessorato nel favorire la presenza degli artigiani negli eventi fieristici nazionali ed esteri, la volontà di mettersi subito all’opera per individuare le soluzioni più adeguate per semplificare e uniformare le norme legislative, ha dichiarato che non farà mai nulla senza il contributo e il coinvolgimento delle organizzazioni imprenditoriali e di tutti i soggetti interessati.

L’onorevole Gaspare Vitrano, che ha avuto il compito di tirare le fila dell’incontro, oltre ad illustrare i provvedimenti su cui è impegnata con spirito unitario la commissione legislativa da lui presieduta, ha dato la disponibilità a lavorare su due fronti:

  • quello di snellire le procedure burocratiche e riformare alcune leggi che hanno esaurito la spinta propulsiva che hanno avuto per decenni
  • e quello di arrivare in tempi ragionevoli a mettere nelle condizioni il Parlamento regionale di varare nuove norme in grado di creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle attività imprenditoriali e di incoraggiare e sostenere chi vuole intraprendere.
- Pubblicità -