Studi recenti ci dicono che 6 grandi imprese italiane su 10 hanno già avviato dei progetti di Intelligenza Artificiale, almeno a livello di sperimentazione, ma 2 su 3 hanno discusso al loro interno delle applicazioni delle IA Generative (applicazioni emergenti dell’intelligenza artificiale che permettono di supportare l’uomo nelle sue attività creative) e tra queste quasi 1 su 4 ha avviato una sperimentazione.
Nel 2023, gli stessi studi ci dicono che quasi tutti gli italiani (98 per cento) hanno sentito parlare di Intelligenza Artificiale e più di un italiano su quattro (29 per cento) ne ha una conoscenza medio alta. C’è però tanta confusione, basti pensare che 3 persone su 4 hanno sentito parlare di Chat GPT (il nuovo strumento di OpenAl che mira a rendere l’interazione con i sistemi di Intelligenza Artificiale più naturale e intuitiva), uno strumento, per l’appunto, capace di generare testi e risposte simili a quelle umane, ma solo il 57 per cento conosce il termine “Intelligenza Artificiale Generative” vale a dire il tipo di Intelligenza artificiale in grado di generare testi, immagini, video, musica o altri media in risposta a delle richieste testuali ricevute in input.
Inoltre un italiano su quattro dichiara di avere interagito almeno una volta con Chat Gpt.
Il 77 per cento dei nostri connazionali guarda con ottimismo a queste nuove tecnologie, soprattutto per il possibile impatto sul mondo del lavoro; e comunque solo il 17 per cento è assolutamente contrario all’ingresso dell’intelligenza artificiale nelle attività professionali.
Ma a prescindere dalla percezione che si ha dell’intelligenza artificiale, oggi in Italia il 90 per cento del suo mercato è dovuto alla grande impresa. Il resto è appannaggio delle PMI e della Pubblica amministrazione.
Di fronte a tutto ciò, ai problemi e alle opportunità che rappresenta l’intelligenza artificiale per il sistema Cna, in particolare per quelle branche dedite all’erogazione di servizi e per le imprese associate, la Confederazione ha avviato a tutti i livelli una riflessione con specifici appuntamenti formativi rivolti al personale impegnato nelle proprie strutture.
Uno di questi appuntamenti si è svolto venerdì scorso a Enna dove la Cna siciliana ha riunito, insieme allo stato maggiore dell’organizzazione (presidenti, segretari provinciali e dirigenti regionali), tutti i funzionari del sistema societario; proprio allo scopo di migliorare il loro lavoro e di supportare le imprese su questa novità dirompente.
Presenti il presidente e il segretario regionale della Cna Nello Battiato e Piero Giglione, che hanno introdotto e concluso i lavori. Relatori del seminario, coordinato da Maurizio Merlino, sono stati: pino Vivace, direttore Fondazione Ecipa, Luca Iaia, responsabile nazionale Marketing Cna, Nicole Cilia, Università degli studi di Enna Kore, Andrea Boscaro, Fondatore The Vortex, Michele Bonelli, Fondatore Muffin, Francesco Anselmo, Fondatore Digital Makers.
Hasthag Sicilia sugli argomenti del seminario, e sul prossimo appuntamento del 4 marzo a Palermo che si svolgerà sul tema ”Alla ricerca dei Mestieri Smarriti nel Dedalo dei Rapporti Stato- Regioni”, ha voluto sentire alcuni dei protagonisti.