Sal Da Vinci in Sicilia per raccontarci le sue “Stories”

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  1. CATANIA – Uno spettacolo che unisce il cuore della canzone di Sal con la modernità, anzi con la quotidianità della tecnologia con la quale tutti i giorni ci confrontiamo: i social. Tutto si svolge su un palco, elegante, dal sapore neutro ed essenziale, gli unici elementi che hanno risalto sono un pianoforte con un computer adagiato sopra e un videowall sul fondo del palco.

Sal armeggia al computer e prepara vere e proprie storie Instagram. Sono queste storie il filo conduttore dello spettacolo. Mentre le compone ecco l’occasione per parlare della sua vita con originalità al pubblico in sala. Ma procediamo per ordine, con alcuni esempi. La prima storia Sal la realizza utilizzando alcune foto del padre che vengono proiettate sul videowall. Mentre appaiono lui le commenta, e commenta un pezzo della sua vita. Instagram diventa un modo nuovo, moderno e non autocelebrativo, per parlare di sé, e consente di far correre lo spettacolo su due binari. Da un lato la storia pubblica che davvero Sal mette on line una volta composta, ma anche e soprattutto la storia privata e intima raccontata con ironia al pubblico in sala. Insomma, il pubblico a casa o su Instagram vede il finale del discorso, il risultato, ma tutto il racconto emozionale che porta a quella storia si svolge sul palco.
Ogni storia avrà un argomento, corredato di video e foto e scritte…con un testo e una canzone che l’accompagnerà. Il rapporto con il padre, vari personaggi della sua vita, i figli, gli esordi ai matrimoni, il successo, Scugnizzi, il rapporto con Pino Daniele, ma anche il rapporto con la madre, e con quel genio di De Simone…vogliamo conoscere la sua opinione su Napoli, e dove stava durante il terremoto ma anche come avvenne l’incontro con Mattone per Scugnizzi. Dieci storie di vita e anche di Instagram perché Sal ha una vita che merita un racconto intimo. Un Sal inedito, intimo, un viaggio profondo quasi psicoanalitico fra Napoli, la musica e i colori di un artista che con la sua voce e la sua vita sfugge a tutte le etichette.

Alla vigilia di un importante concerto, Sal decide di abbandonare, per la prima volta, le tavole del palcoscenico, per rifugiarsi nella sua cantina, il luogo dove ha conosciuto il suo amore per la musica e dove sono gelosamente custoditi, dalla polvere e dal Tempo, i suoi ricordi, le sue passioni, le sue paure e le sue speranze. Sembra un posto abbandonato e spento, ma, in realtà, Sal, proprio in quella sorta di vecchio deposito, ritrova vita e fa rivivere tutto il suo passato: un passato che emoziona, perché condiviso col suo pubblico che viaggerà con lui dagli anni ’60 fino ai giorni nostri. Sal, in questo Recital Concerto, attraverso la narrazione della propria carriera, racconta, in realtà, la storia di tutti noi, come in un susseguirsi di foto messe in un album: com’eravamo e come siamo adesso. Nonostante la presenza avversa del suo manager, un simpatico e avido cialtrone, che farà di tutto per far risalire Sal sul palcoscenico, il cantautore rivivrà i momenti della sua storia, tra famiglia e carriera, più belli e anche quelli meno fortunati, raccontandosi e raccontando un’epoca, che speriamo, continuerà ad emozionare.

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