Il Catania ritorna a vincere dopo più di 30 giorni senza successo. La Juve Stabia, che prima della gara del “Massimino” non perdeva da ottobre, cade per 2-0 grazie alla doppietta di Alessio Castellini al 14‘ e al 74‘ che bissano tre punti importanti per morale e classifica ai rossazzurri. La squadra di Cristiano Lucarelli adesso deve dare continuità a Taranto e poi contro il Rimini in Coppa Italia Serie C.
Nel segno del “27”: Alessio Castellini, capitan futuro del Catania
Il 27 a Catania non è un semplice e banale numero di maglia e lo sanno bene sia gli addetti ai lavori che i tutti i tifosi rossazzurri. Dal 2006 al 2014 e poi dal 2016 al 2020 questo numero è stato quello di Marco Biagianti, capitano dei siciliani in Serie A prima e in Serie C poi. Non sembra, oggi, affatto casuale che la maglia numero 27 sia quella di Alessio Castellini.
Inoltre, dettaglio non da poco, da qualche gara il difensore bresciano indossa anche la fascia da capitano. Sotto l’ombra dell’Etna non si ricordano capitani così giovani e grintosi. L’esultanza dopo il primo gol per rimarcare la forza del gruppo è un chiaro segnale. Sempre per quel 27 che torna e ritorna: Castellini ha segnato il 26° e il 27° gol stagionale del Catania alla ventisettesima giornata. Se non è un segnale questo, poco ci manca.
Le due reti sono una più bella dell’altra. Il primo è un colpo di testa calibrato alla perfezione sfruttando un cross da corner di Peralta e il secondo è una serpentina letale in contropiede. Il “Massimino” urla a squarciagola il nome e il cognome del capitano del Catania, una piazza che sicuramente ha trovato un nuovo idolo e una certezza per il futuro.
Una vittoria cercata e ritrovata: ora continuità!
Il Catania torna a vincere in campionato. Tre punti che danno una bella boccata d’ossigeno al gruppo squadra, ai tifosi ma anche ad una classifica che si stava iniziando a fare pericolosa. La Juve Stabia è andata subito in difficoltà grazie al “garra” dei rossazzurri mostrata fin dai primi minuti.
Il segnale più bello per Cristiano Lucarelli è quella compattezza difensiva da squadra vista a sprazzi in determinate gare (come nel secondo tempo di Foggia ad esempio). L’esultanza dell’allenatore rossazzurro sul 2-0 di Castellini è il segnale di quanta gioia liberatoria ci sia all’interno anche dello staff tecnico. Impeccabile la partita di Alessandro Quaini, arretrato da difensore centrale ha disputato forse la miglior prestazione da giocatore del Catania.
Ma adesso serve continuità. La vittoria contro la Juve Stabia non può restare un semplice caso isolato. A Taranto il Catania deve fare quanto più possibile per cercare quantomeno di non perdere e provare ad espugnare lo “Iacovone”. Poi il 28 febbraio al “Massimino” arriva il Rimini e soprattutto quella gara non può essere sbagliata.