No all’autonomia differenziata: oggi nella sede della CGIL etnea la presentazione della rete dei contrari a questo provvedimento

APERTURA-HASHTAG-SICILIA-NEWS-NOTIZIE-GIORNALE-ONLINE-OGGI-NOTIZIA-DEL-GIORNO-REDAZIONE - NO AUTONOMIA DIFFERENZIATA - CGIL - RETE DI OPPOSITORI - CARMELO DE CAUDO - PROPOSTA CALDEROLI
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E’ un “NO” chiaro e perentorio quello pronunciato questa mattina nei confronti dell’autonomia differenziata dai protagonisti della conferenza stampa di presentazione della neo-costituita rete degli oppositori catanesi al divisivo progetto di riforma proposto dal ministro Calderoli.

Intorno alle ore 10.00 si sono riuniti, nel cortiletto esterno della sede della Cgil etnea, in attesa di dare inizio alla conferenza stampa di presentazione, i diversi esponenti delle sigle che hanno aderito all’iniziativa di protesta, tra le quali troviamo: CGIL, Arci, Acli, Disoccupazione Zero, UDI, Auser, SUNIA, UDU, ANPI, Rete degli Studenti Medi, Koinè, Memoria e Futuro, Federconsumatori, Generazioni Future, Rete Restiamo Umani.

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Le ragioni dell’opposizione di queste realtà all’Autonomia differenziata si possono ricercare nelle dichiarazioni del Segretario generale della Cgil di Catania Carmelo De Caudo, rilasciate ai microfoni di HashtagSicilia e agli altri organi di stampa.

“Si tratta di un disegno di legge che penalizza il Mezzogiorno, la nostra regione e a maggior ragione la nostra provincia, su temi importanti – come la sanità e l’istruzione – che impattano proprio sulla pelle dei cittadini e sulla comunità tutta”.

Il Segretario De Caudo ha puntualizzato inoltre anche le ragioni che lo hanno spinto a convocare la conferenza stampa odierna: “Oggi siamo qui riuniti per sensibilizzare la cittadinanza tutta, e per presentare tutte le iniziative possibili che stiamo mettendo in campo per poter mandare un messaggio al governo, di fermarsi su questa scelta, che a nostro avviso è sbagliata”.

A fare da eco a queste dichiarazioni, e a sottolineare la necessità di stoppare questo provvedimento dell’Autonomia differenziata – che, ricordiamo, è già stato approvato al Senato, ma deve ancora essere sottoposto al vaglio della Camera dei Deputati – sono le parole di Giusy Vanadia, esponente di una Cooperativa “nata proprio per la difesa della Costituzione e dei beni comuni”, e che ha aderito alla rete di sigle che si oppongono alla proposta Calderoli.

Come evinciamo dalle sue parole, il motivo dell’avversione a questa riforma risiede nel fatto che “rappresenta un attacco alla Costituzione Italiana, perchè se anche l’articolo cinque della nostra carta costituzionale riconosce le autonomie locali, però dice che comunque la Repubblica è una ed indivisibile; e questo è un un principio che non può essere assolutamente discusso, e invece ciò è proprio che sta avvenendo con il ddl sulle autonomie differenziate. Poiché questo provvedimento è stato inserito nella legge finanziaria è molto probabile che non possa nemmeno essere messo a referendum abrogativo. Ma noi continuiamo il nostro cammino per vedere attraverso quali strategie bloccare questo progetto che, è devastante per la Sicilia” e conclude con la necessità di “illustrare i pericoli di questo progetto secessionista, perché dobbiamo chiamare le cose con il loro nome”.

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