Al via le festività agatine 2024: il racconto della cerimonia con l’Arcivescovo e l’uscita delle candelore dalla Chiesa di San Nicolò La Rena

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Questa mattina, nella Chiesa di San Nicolò La Rena di Catania, si è tenuta un’importante cerimonia del programma dei festeggiamenti agatini insieme ai portatori delle Candelore e alle Associazioni; che ha dato inequivocabilmente il via alle celebrazioni di quest’anno in onore della patrona della nostra città.

Dalle ore 8.00 circa Piazza Dante si è iniziata sempre più a popolare di cittadini, devoti e curiosi; tutti desiderosi di vedere le candelore e i cerei esposti oggi, e di ascoltare le parole dell’Arcivescovo di Catania, Monsignor Luigi Renna, e del Parroco della Cattedrale, Monsignor Barbaro Scionti – giunti in chiesa portando il braccio della santa.

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Il punto centrale dell’omelia della Santa Messa tenuta dell’Arcivescovo è stato sicuramente il “recupero della tradizione più autentica della devozione a Sant’Agata”.

Infatti Monsignor Renna ha sottolineato che: “le candelore sono nate per essere segni di devozione a Sant’Agata; e noi vogliamo recuperare la tradizione più autentica, i cui nemici sono la perdita di fede, l’individualismo, l’esibizione”.

L’arcivescovo ha sottolineato anche la natura collettiva della devozione rappresentata dalle candelore: “sono il segno di una civiltà che ha voluto sconfiggere l’individualismo”. Per questo motivo “la candelora non può essere di un privato”.

Il Monsignor Renna ha ricordato che la messa odierna era un’occasione “per voi e per tutte le persone che volete ricordare, per i devoti morti quest’anno”, ma al tempo stesso che: “non è bene che si stampino magliette con il volto delle persone defunte, anche se giovani: per noi cristiani il suffragio per chi è morto si fa con una Messa di suffragio, con la preghiera, con un’opera di carità, con la visita orante ai nostri cimiteri. Davanti a Sant’Agata non si va danzando con i veli: le ragazze che lo fanno si espongono ad essere oggetto di espressioni di una cultura che le vuole oggetto manipolabile. La devozione vuole che si segua la Santa con il sacco e con la corona del Rosario in mano, non certo danzando”.

Dopo la cerimonia i presenti si sono spostati in piazza e nelle vie antistanti per guardare l’uscita delle candelore: prima quella dei pescivendoli, e poi quella legata al mondo ortofrutticolo -, che dopo i tradizionali movimenti, accompagnati dalla banda, si sono spostate nella direzione del porto.

Con l’uscita del secondo cereo si è dato il via anche ai fuochi d’artificio, che hanno sorpreso e impressionato tutti i presenti.

Insomma, gli eventi di oggi hanno rappresentato un’importante fase iniziale della festa di Sant’Agata, che da sempre coinvolge e commuove la città di Catania; e si è davvero percepito fin da subito quanta emozione ci sia attorno a questa celebrazione.

Ecco il nostro video con i momenti salienti della mattinata.

 

 

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