Nuova frontiera dell’Acquacoltura, ieri importante incontro nella sede romana di Confagricoltura

L'incontro verteva su sostenibilità e sviluppo con i Paesi Mediterranei extra UE e del Mar Nero. Ecco i dettagli e i contenuti dell'evento

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Confagricoltura ha ospitato, nella giornata di ieri e nella sede di Palazzo della Valle a Roma, un workshop internazionale sull’acquacoltura, organizzato dalla FEAP (Federazione europea dei produttori di acquacoltura), in collaborazione con la Commissione generale per la Pesca nel Mediterraneo (GFCM) della FAO e l’Associazione Italiana Piscicoltori (API).

L’evento ha coinvolto 30 paesi del Mediterraneo e del Mar Nero, tra cui Croazia, Egitto, Georgia, Grecia, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Romania, Spagna, Portogallo e Tunisia.

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Si è trattato di un’importante opportunità di scambio di conoscenze ed esperienze tra rappresentanti di aziende europee e associazioni del comparto acquacoltura con altre realtà extra-UE, con l’obiettivo di confrontarsi e sviluppare il settore in un’ottica di sostenibilità, in linea con la Strategia GFCM 2030 per la pesca e l’acquacoltura sostenibili nel Mediterraneo e nel Mar Nero.

Con la crescente domanda e il sovrasfruttamento degli stock ittici, l’acquacoltura non può più essere considerata una semplice alternativa alle attività di pesca, ma è una realtà produttiva a tutti gli effetti, in grado di generare benefici economici, ambientali e di rispondere al progressivo depauperamento della fauna acquatica.

Nell’incontro di ieri i produttori dei 30 Paesi partecipanti hanno presentato alle istituzioni – per l’Italia la Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura del Masaf, – le loro strategie per ottenere prodotti ittici sani, sostenibili e capaci di soddisfare la necessità globale di prodotto: in Italia, ad esempio, solo 2 pesci ogni 10 sono “made in Italy”.

L’Europa è il continente con il più alto consumo di prodotti ittici, con una media di 24,5 kg/pro capite all’anno, superiore alla media mondiale di 18 kg. Contribuisce al 18% della produzione totale in acquacoltura e dà lavoro a circa 85.000 persone.

L’attività produttiva del comparto è rinomata in termini di qualità, sostenibilità e tutela dei consumatori. La FEAP prevede che, nel 2030, l’acquacoltura contribuirà per 4,5 milioni di tonnellate di prodotti ittici con la creazione di ulteriori 23.000 posti di lavoro.

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